Parco della Memoria è il progetto dell’Amministrazione provinciale e del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi per il quarantennale dal sisma del 1980. 432 alberi, uno per ogni vittima del terremoto. Riqualificazione intorno all’ex convento di Santa Maria delle Grazie, dove morirono venticinque persone tra le quali bambine e ragazze dell’orfanotrofio. Luogo rimasto sospeso per quaranta anni e divorato dalla vegetazione e dall’incuria.
Adesso, pur senza nuove costruzioni, diventerà un polmone verde e le vie d’accesso saranno rivitalizzate con interventi di varia natura. L’importo previsto è di circa 500mila euro. Palazzo Caracciolo ha messo spazi e progettazione. Il resto fa parte dei residui della legge 219 e verrà da sponsor privati.
«Con questa idea si vuole mettere a nuovo ciò che è caro a tutti i santangiolesi – commenta la consigliera provinciale e comunale Rosanna Repole -. Negli anni non è stato possibile intervenire per varie ragioni, adesso però abbiamo trovato un’intesa che consente di creare e soprattutto di manutenere la zona. C’è la Provincia di Avellino naturalmente, che tra l’altro è proprietaria dei suoli in zona convento. Ha ceduto il luogo e fatto la progettazione. Inoltre ci muoveremo insieme alla Comunità montana Alta Irpinia e all’Ordine degli agronomi per la cura degli alberi che saranno piantati. Il Parco della Memoria non è solo un’occasione di ricordo, ce ne saranno altre fino al 23 novembre. Ma diventerà anche luogo di speranza con uno spazio naturalistico e di valore storico per cittadini e visitatori. Sono particolarmente soddisfatta del lavoro svolto dai soggetti coinvolti. I lavori partiranno da subito e finiranno prima dell’anniversario della tragedia». In particolare si interverrà sull’ex convento e sui tre viali di accesso alle mura della struttura.
Le essenze arboree che comporranno il memoriale verranno piantate già adulte e formate. Gli alberi saranno sistemati sui due lati del percorso intervallati muretti, panche e gradonate. Il percorso terminerà nella zona adiacente quella dell’ex convento di Santa Maria delle Grazie dove oggi sorge una quercia che assumerà un valore simbolico: unico albero sopravvissuto dal 1980. Il progetto prevede anche la realizzazione di una piazza denominata Piazza della Memoria. E oltre al rifacimento delle pavimentazioni, la realizzazione di un orto-giardino. Un’area di sosta, in ghiaia naturale sciolta, drenante, in prossimità del Viale della Memoria di circa 227 metri quadri.