Quarant’anni di teatro, di cultura e storia: dal 1977 con la Compagnia teatrale di Bruno Cirino che mise in scena lo spettacolo “Rocco Scotellaro, vita scandalosa del giovane poeta”, ad oggi. Quaranta anni della Rassegna Teatrale di Sant’Andrea di Conza, nata da un’intuizione dei uno degli amministratori Gabriele Giorgio che volle dare nuova vita all’Episcopio.
Fu un tentativo di teatro decentrato: lontano dai capoluoghi e dai siti della cultura per eccellenza, lontano dalle masse, ai confini tra due regioni (la Campania e la Basilicata) e quattro province (Avellino, Potenza, Salerno e Foggia), lontano dai circuiti che contano. Un azzardo, quarant’anni e decine di compagnie e ospiti dopo, vincente.
L’edizione 2017 consacra la Rassegna Teatrale elevandola a tutti gli effetti al livello di evento storico-culturale. Dalla cultura latina alla commedia rinascimentale e dell’arte, passando per il teatro classico francese e il mondo contemporaneo, il palcoscenico dell’Episcopio ha ospitato i più grandi attori e musicisti italiani: Giorgio Albertazzi, Anna Mazzamauro, Remo Girone, Concetta e Beppe Barra, Oreste Lionello, Michele Placido, Lando Buzzanca, Roberto Murolo, Umberto Bindi e La Nuova Compagnia di Canto Popolare, sono per citarne alcuni.
Sant’Andrea di Conza ha così resistito per quattro decenni alle sirene lusinghevoli delle sagre a buon mercato, dei cibi unti e fritti che appestano i vicoli dei paesini, delle Despacito suonate a tutti i costi, puntando ogni anno sull’antica arte del teatro e la cultura nobile, forse persino elitaria. Lo ha fatto incontrando a volte il favore delle Istituzioni che hanno contribuito economicamente, come quest’anno, al sostegno della Rassegna. Con fatica, ma ritagliandosi una fetta di pubblico “molto attento”, per usare una citazione di Albertazzi; formando le giovani generazioni all’ascolto e alla visione di prodotti non commerciali e conquistandosi uno spazio tra i salotti buoni della cultura. E lo ha fatto nonostante siano cambiate le amministrazioni, riconoscendo il valore della manifestazione e con la capacità di darle continuità.
Nel ricco e variegato programma di quest’anno figura, tra le altre cose, la mostra dei 40 cartelloni. Ci sarà Michele Placido il 6 agosto, Peppe Barra il 20 per esempio. E molto altro. Poi la Festa del Libro, appuntamento arrivato alla quinta edizione che si sposa perfettamente con gli spettacoli dei giorni precedenti. Mercoledì 2 agosto il governatore Vincenzo De Luca osserverà da vicino la piccola grande realtà santandreana.