Nei giorni scorsi i sindaci altirpini dell’area del cratere si sono incontrati in Provincia per discutere delle iniziative per il 40esimo anniversario del terremoto. “Non saranno solo celebrazioni“, ha spiegato Rodolfo Salzarulo. “L’obiettivo è di compiere un’operazione verità, dimostrare che gli sprechi in Irpinia sono stati limitati. Che buona parte delle criticità del post-terremoto è imputabile a una politica nazionale che ha favorito gli interessi del Nord“.
Come arrivare al 23 novembre del 2020? Con un’associazione di amministratori ed ex amministratori. Da una parte si punta a un recupero della memoria e dall’altra a formalizzare un tavolo che possa programmare azioni future su urbanistica e in generale sullo sviluppo. I segni del sisma resistono. Nelle aree abbandonate, nelle aree industriali. In molte realtà con i prefabbricati ancora in piedi, visto che lo smaltimento non è operazione da poco. Verso i 40 anni. Le troupe televisive dei canali nazionali già sono all’opera nei comuni per preparare speciali e documentari. Sarà un appuntamento importante, in cui verrà fatto un bilancio di cosa è stato fatto e come.
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