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‘A 40 anni dal sisma l’Alta Irpinia vuole un’operazione verità’

Nei giorni scorsi i sindaci altirpini dell’area del cratere si sono incontrati in Provincia per discutere delle iniziative per il 40esimo anniversario del terremoto. “Non saranno solo celebrazioni“, ha spiegato Rodolfo Salzarulo. “L’obiettivo è di compiere un’operazione verità, dimostrare che gli sprechi in Irpinia sono stati limitati. Che buona parte delle criticità del post-terremoto è imputabile a una politica nazionale che ha favorito gli interessi del Nord“.

Salzarulo, ora in consiglio comunale a Lioni tra i banchi dell’opposizione, ha fatto parte del tavolo romano per il completamento della ricostruzione. Oggi siede nell’organismo regionale. “Pochi sanno che negli ultimi vent’anni in Irpinia sono arrivati solo spiccioli“, dice. Le cifre:Dei 60mila miliardi di vecchie lire sbandierati da chi ci accusa – afferma riferendosi all’Irpiniagate e alla commissione parlamentare dell’epoca – solo 15mila sono finiti ai comuni, che però con quei soldi hanno terminato l’ottanta per cento dell’intera ricostruzione post-sisma. 12mila sono finiti a Napoli, per opere che potevano e dovevano essere innalzate con l’ordinaria amministrazione, vedi il capitolo case popolari. Almeno 10mila sono stati destinati a un’industrializzazione gestita dall’alto e affidata a soggetti provenienti dal Nord perlopiù. Oggi resistono solo le eccellenze, buona parte è andata via dopo i cinque anni utili per accedere alle risorse statali“.

Come arrivare al 23 novembre del 2020? Con un’associazione di amministratori ed ex amministratori. Da una parte si punta a un recupero della memoria e dall’altra a formalizzare un tavolo che possa programmare azioni future su urbanistica e in generale sullo sviluppo. I segni del sisma resistono. Nelle aree abbandonate, nelle aree industriali. In molte realtà con i prefabbricati ancora in piedi, visto che lo smaltimento non è operazione da poco. Verso i 40 anni. Le troupe televisive dei canali nazionali già sono all’opera nei comuni per preparare speciali e documentari. Sarà un appuntamento importante, in cui verrà fatto un bilancio di cosa è stato fatto e come.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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