I più duri sono stati i militanti, gli amministratori, gli imprenditori. A Montella la coalizione di centrodestra prova a lanciarsi verso il rush finale, in una campagna elettorale che si fa aspra nello scontro e intrigante per l’assoluta incognita del risultato. Forza Italia e Fratelli d’Italia allo stesso tavolo, per sostenere i candidati Carmela Grasso, Massimiliano Carullo e Giuseppe Galati. Prende subito la parola Marco Dragone, esponente di spicco del partito della Meloni in Irpinia. “Ci ritroviamo per vincere le elezioni ma non ci fermeremo alle elezioni. Siamo a 7 chilometri da Nusco e vogliamo ribadire che qui nessuno è suddito. Il nostro è l’orgoglio della destra contro la politica delle raccomandazioni che continua ad avere effetti quotidiani“. E il vicesindaco di Montella, Antonio Ziviello, attacca i “sindaci senza dignità” riferendosi a chi ha accompagnato il processo di unificazione del centrosinistra. Un altro amministratore, il bisaccese Giuseppe Ciani, alza il livello degli attacchi. “I De Mita se ne sono sbattuti della nostra terra. Giuseppe va in giro con la balia. Va in giro sotto la protezione del grande G, per dirla alla Irpinia Paranoica“.
Centrosinistra bersaglio principale, poco spazio per gli altri avversari. Da buon padrone di casa Ferruccio Capone smorza un po’ i toni, ma non nella sostanza. “Non ce ne sarà per nessuno se restiamo uniti. Oggi ribadiamo la nostra diversità dagli avversari. Non siamo qui per offrire posti di lavoro. Io non ne ho mai dati. Ma non è più tollerabile assistere alle delusioni di madri e figli per una promessa mancata. Questo territorio ha sofferto – aggiunge il primo cittadino di Montella – ma più si soffre più diventiamo forti. E oggi mi fa piacere che altri colleghi o ex colleghi, anche di schieramenti diversi come Gerardo Capozza, abbiano mandato i saluti. Questo è il clima che voglio, il confronto sui temi“.
Dei sindaci parla a lungo il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, Lancia l’appello per Carullo: “Lui può rappresentare bene i territori, i sindaci“. Manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia e sarà proprio Carullo a concludere. Non prima della voce di cittadini e imprenditori, da Salvatore Malerba ad Agostino Di Salvo. In sala Giuseppe Di Iorio in prima fila. Mentre in primo piano vengono messe le istanze altirpine : strade, servizi, opportunità, sanità. Sono temi che il centrodestra intende sviluppare con un filo diretto Irpinia-Roma, come se si nutrisse scarsa fiducia nell’intermediazione regionale. Il governo di centrodestra è un obiettivo che si avvicina per i relatori, lo spiega il candidato nell’Uninominale Senato, Galati.
Ma adesso la coalizione è alle prese con la sfida arianese-altirpina per la Camera: contro Giuseppe De Mita e Generoso Maraia innanzitutto. “E’ l’elezione che ci mette sotto i riflettori nazionali“, esordisce la candidata Carmela Grasso. Che corregge parzialmente il tiro. “La partita è contro Ciriaco de Mita”. La Grasso non avrà molta esperienza politica ma sta acquisendo grinta sui palchi. Risponde pure alle sollecitazioni della platea, più volte. Poi la biologa di Forza Italia riprende il filo del discorso. “La cittadinanza è colta e tutti sapranno decidere al meglio per liberarsi da 60 anni di egemonia. Noi siamo molto più che un bacino di voti”. Avverte i militanti: “Dopo il 4 marzo voglio sezioni e segreterie in tutti i paesi per puntare su quello che c’è”. Cita l’agricoltura in particolare. Assicura i primi impegni su sanità e lavoro. La ricetta della destra irpina sull’occupazione e sullo sviluppo di questa terra non è chiarissima, diciamolo pure. Tuttavia nemmeno gli altri hanno lanciato idee innovative fino ad ora: questo è uno dei punti critici della campagna elettorale, vedremo il seguito. Chiude la lunga serata il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo. Candidato nel proporzionale Camera per Fratelli d’Italia, inizia con una lunga serie di ringraziamenti. “A Ferruccio Capone, che ha fatto crescere giovani amministratori. Grazie a Galati per gli insegnamenti che potrà trasmetterci. E a Gambacorta. Conosco le passioni civili di tutti. Meritavano più chances Mimmo e Ferruccio. Grazie inoltre a chi mi ha accolto qui“. Sul suo impegno spiega: “Voglio entrare in Parlamento dalla porta di servizio. E in seguito intendo essere presente sui problemi di tutta la provincia come ho sempre fatto, come la storia degli ultimi anni lo dimostra. Sono stato al fianco di chi lottava per non far chiudere l’ospedale di Bisaccia e il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Vicino alla vicenda Irisbus. Da soli possiamo fare tanto e un voto per la coalizione è fondamentale – osserva – ma da qui chiederemo un nuovo patto per il Meridione a Roma“.