Sono undici i Comuni che questa mattina, a Palazzo di Governo ad Avellino, hanno aderito all’accordo di collaborazione inter-istituzionale con la Prefettura per lo svolgimento delle attività di accoglienza straordinaria e temporanea dei rifugiati ucraini richiedenti ospitalità. A rispondere all’appello al prefetto Paola Spena sono stati i sindaci di Andretta, Aquilonia, Atripalda, Bisaccia, Lapio, Monteverde, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Savignano, Senerchia e Villamaina.
“Nel complesso sono arrivati circa 934 ucraini. Di questi, oltre la metà sono minori e la maggior parte sono accompagnati. Non abbiamo casi di minori singoli, salvo uno che è stato segnalato alla Procura e di cui vedremo la gestione. Devo complimentarmi per lo sforzo fatto da tutti”, ha commentato il Prefetto Spena.
Si tratta perlopiù di paesi dove sono già presenti esperienze con solidate di accoglienza come Cas e Sai (gli ex Sprar). Otto di questi si trovano in Alta Irpinia. “Siamo convinti che la strada istituzionale, in questo momento, sia ancora una volta quella giusta. Dobbiamo accogliere in maniera dignitosa e l’accordo di oggi apre alla possibilità di ristoro economico, fondamentale per assicurare continuità all’accoglienza. Non può essere relegato tutto al volontariato”, spiega il sindaco di Sant’Andrea di Conza Pompeo D’Angola che riferisce di aver ricevuto anche richiesta di ospitalità da due famiglie moldave, preoccupate dal possibile allargamento del conflitto al loro territorio.
Per altri paesi, invece, la firma dell’accordo serve ad avviare il percorso. E’ il caso di Andretta che ha messo a disposizione “La Casa di Rachele”, una struttura dedicata ad accogliere le donne vittime di violenze che non era ancora stata utilizzata.