Dal circolo Pd riceviamo e pubblichiamo
La Regione ha da poco presentato il POR Campania FESR 2014-2020 (Programma del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che mette in campo oltre 4 miliardi e 100 milioni di euro da investire in infrastrutture a supporto dell’innovazione, a tutela dell’ambiente, per migliorare il sistema dei trasporti, promuovere il patrimonio culturale e potenziare l’offerta turistica della Campania.
Il Presidente De Luca, infatti, nel presentare il POR dichiara: “Si apre una stagione straordinaria per la Campania. Ora o mai più!” ,
Siamo, quindi, agli albori di questa grande rivoluzione politica ed economica, Caposele necessita di giocare al meglio la sua personalissima partita. Nulla a che vedere con lo storico braccio di ferro con l’Acquedotto Pugliese e gli scippi palesati a danno dei caposelesi negli ultimi anni: si apre un nuovo stadio e prima del fischio d’inizio i giocatori scelgono ruoli e prospettive.
La nostra amministrazione, a fine mandato, sarà in grado di farci vivere questa stagione straordinaria? E’ questa la nostra unica preoccupazione.
Come si colloca oggi Caposele sulle molteplici piattaforme dello sviluppo? E’ questa la domanda che poniamo agli amministratori, senza volerci minimamente interessare di eventuali deleghe da spartire.
Il vice sindaco dichiara ai giornali che “ci sono i numeri per andare avanti”. Bene. Ma è bene ricordare che la squadra ha perso i due assessori che rappresentavano i pilastri su cui si è fondata la campagna elettorale che ha stravinto alle scorse elezioni; ha rinunciato ad ogni forma di collaborazione con il PD che da un anno non è più rappresentato in consiglio né tantomeno in giunta dal vice sindaco; ed ha subito la rinuncia alla surroga, per motivi politici, da parte della prima dei non eletti.
Apprendiamo che anche a Roma si parla di Caposele. Congiuntamente all’apertura di una nuova stagione per le ferrovie turistiche, a proposito di ciclovie e piste ciclabili, e la Confederazione per la Mobilità Dolce valuta con interesse il connubio fra l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio e la ciclovia annunciata dall’Acquedotto Pugliese, che dovrà collegare Caposele a Santa Maria di Leuca. Altrove si parla di noi con progetti innovativi pronti ad incrociarsi con i treni del paesaggio e del turismo dolce.
La tematica, che sta suscitando notevole interesse tra gli addetti ai lavori, sarà affrontata anche in occasione del secondo meeting degli Stati Generali del Turismo, convocati dal Ministro Franceschini a Pietrarsa dal 7 al 9 aprile.
Per legarci al turismo. L’inserimento del Santuario di San Gerardo Maiella nell’itinerario turistico dei siti di interesse religioso disegnato dal preliminare di strategia del Progetto Pilota è senza dubbio meritevole, mentre l’elenco dei prodotti tipici riconosciuti con marchi di qualità e tipicità restano lettera morta. Amaretti, matasse e muffletto (prodotti DOP) potrebbero fare scuola ed esportare un metodo. L’intera provincia dibatte sulla costruzione di un brand commerciale irpino, ma Caposele si sottrae, e glissa sulla capacità già acquisita di guidare un processo e costruirsi un ruolo di primo piano.
Immaginarci al governo di organismi intermedi quali l’Unione dei Comuni e la Città dell’Alta Irpinia (dove nel medio periodo ci saranno le uniche vere opportunità per imprenditori svegli ed informati) significa avere la capacità di amministrare la “Comunità” e non parte di essa.
Le vicende degli ultimi anni, invece, divisive dal punto di vista sociale, hanno negato e, tutt’ora, ci privano di una programmazione su aspetti vitali. Discussioni mai avviate anche dal punto di vista della sola informazione e della “conoscenza” sulle quali imprenditori, associazioni, giovani, hanno, invece, il diritto di accedere per utilizzare al meglio le nuove opportunità offerte dal nuovo riparto.
Caposele ha i titoli per farlo e deve spingere con forza in direzione dell’Unione dei Comuni, ma come si presenta ? Quali sono le risorse e le infrastrutture che metteremo a disposizione della Città dell’Alta Irpinia? Quali sono i servizi (i trasporti – considerati anche dal punto di vista turistico-religioso- , la sanità, e la scuola) su cui, nella riorganizzazione territoriale, abbiamo una necessità impellente?
Non capire questo, in un arco di tempo ristrettissimo, significa perdere questa grande (e sicuramente l’ultima ) occasione della Programmazione 2014-2020.
Poi c’è il tema dell’Acqua. I botta e risposta a suon di Tweet a cui è stato costretto il circolo del PD come se fosse interlocutore istituzionale e unico titolato a replicare alle fantasiose affermazioni della deputazione 5 Stelle testimoniano un difetto di rappresentanza. Ma quello che ci appassiona non è la decisione del PD nazionale, che ha deciso che l’affidamento dell’acqua deve avvenire “in via prioritaria” a società interamente pubbliche, (i grillini e altri confondono la gestione con la risorsa idrica, fino ad alludere alla privatizzazione dell’acqua), bensì è il ruolo di Caposele al tavolo dell’Ente Idrico Campano, alle clausole (se esistono) sulla gestione, e quale risarcimento la Regione Campania intende riconoscere ai comuni in cui insistono le sorgenti. Sappiamo che è stato siglato un protocollo d’intesa fra i comuni- siti di sorgenti, ma non siamo a conoscenza del percorso, né se sia stato raggiunto qualche risultato.
Per questo e per tanto altro noi vorremmo che oltre ai “numeri per andare avanti”, citati dal vice sindaco, – che, ricordiamo, ricopre quel ruolo grazie al patto politico sottoscritto prima del voto fra Sindaco e Partito Democratico -, ci fossero anche le rassicurazioni sulle competenze e sulla volontà per fare meglio rispetto a quello che abbiamo assistito negli ultimi anni; che la politica, rispetto al personalismo, prenda il sopravvento e si avvii nel percorso della partecipazione e della condivisione, che finora è mancata. Altrimenti, di straordinaria sarà solo la stagione del “tira a campare”.