Accanto allo scenario sull’occupazione in Irpinia, presentato questa mattina con i dati dell’Osservatorio Cisl Irpinia Sannio, il Segretario Generale Mario Melchionna ha ritenuto opportuno fare una sorta di bilancio del 2017, in riferimento alle vertenze territoriali ancora aperte nella provincia di Avellino. “La colpa è delle istituzioni – ha dichiarato senza mezzi termini il segretario – se stiamo ancora a discutere di vicende che potevano essere chiuse già da un po’ di tempo. Una fra tutte, quella del Cgs che vede ancora aperta la discussione con l’Asi che tenta di salvare la società con un’altra mista tra pubblico e privato, senza riuscirci. Il rischio privatizzazione c’è nelle province di Avellino e Benevento e noi non faremo da apripista a questa strada. Siamo disposti all’ingresso di privati, ma la maggioranza deve rimanere pubblica”.
Sulla questione Alto calore, il segretario commenta la notizia delle ultime ore secondo cui Acquedotto Pugliese potrebbe ottenere 200 milioni di euro, dalla Banca Europea per gli investimenti, per il rifacimento delle reti idriche. “Ma come è possibile che Acquedotto Pugliese, che si limita a gestire alcune delle nostre sorgenti, lo può fare e noi che siamo titolari non riusciamo ad avere un centesimo per rifare le reti idriche?”, è l’interrogativo al quale lo stesso Melchionna ha risposto affermando la sua convinzione: “Per me si tratta di una decisione politica a tavolino secondo la quale l’Alto Calore deve morire e l’acqua deve essere privatizzata. Ma noi ci batteremo fino alla fine perché questo non avvenga. Bisogna controllare le dispersioni nel sottosuolo, i mancati pagamenti delle utenze e i debiti. Bisogna darsi da fare”.
La gestione di rifiuti, acqua e sanità devono rimanere pubbliche secondo la Cisl. Così il segretario, a tal proposito, ha commentato: “Il governatore Vincenzo De Luca all’inizio del suo mandato parlò di priorità per forestazione, sanità e rifiuti. Per questi ultimi dovrebbero essere i Comuni a darsi da fare, ma in realtà non stanno facendo niente. L’unica cosa positiva è che sono gestiti ancora dal pubblico. Sulla forestazione, la giunta De Luca ha dato una risposta pagando molti stipendi arretrati, non tutti, ma un segnale positivo c’è stato. Ma anche qui la Regione deve completare. Ad esempio, la legge su ambiente e territorio va aggiornata e io mi auguro che venga fatto per gli inizi del 2018”.
Sanità e scuola, gli altri due delicatissimi argomenti toccati da Melchionna in conferenza stampa. “Per la sanità si chiude un anno particolare, in cui c’è stato almeno il tentativo di limitare i danni di un piano ospedaliero che viene aggiornato, ma che continua a penalizzare le aree interne e ad agevolare quelle metropolitane. La Cisl ha limitato i danni nel contrattare l’atto sia con l’Asl che con gli ospedali per averne uno abbastanza accettabile”.
Per quanto riguarda il liceo Mancini, con l’incontro di ieri in Prefettura per fare il punto della situazione e al quale era presente anche la Cisl Scuola, Melchionna ha parlato di un grosso problema ma che, con l’impegno di tutti, può ottenere una soluzione. “È un problema che va posto al di là degli interventi della Magistratura – ha sottolineato – perché ci sono sia fondi europei che nazionali da spendere per tutte le scuole italiane che hanno necessità di essere messe a norma e in sicurezza. In una zona sismica come la nostra, dove la sicurezza degli edifici pubblici non è uno scherzo, perché non si interviene se ci sono i fondi per poterlo fare? Continuo a ribadire che purtroppo queste cose la politica sembra non vederle. Ritorniamo sullo stesso discorso dell’Alto Calore: la comunità europea manda i soldi e noi non siamo in grado di presentare progetti”.
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