Non è successo granché sull’acqua irpina nella giornata di ieri, ma è una nostra lettura. La Regione Campania ha rinnovato ad Acquedotto Pugliese la concessione di derivazione dell’acqua da Caposele. La concessione riguarda il prelievo di 363 litri al secondo e varrà fino al 2032, a meno che non si sottoscriva l’accordo unico tra le regioni del distretto meridionale. Lo ha ribadito anche il il presidente della commissione Bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati, commentando il rinnovo. Ora le letture potranno essere diverse, tutte condivisibili o meno. Scippo all’Irpinia? Vittoria di De Luca che dice di fatto “sì vi concediamo quest’acqua ma aspettiamo perché tutto sia definitivo”? Vittoria di Emiliano perché si assicura senza oneri “l’oro di Caposele” (acqua bene primario e comune) in attesa di qualcosa che non si sa quando avverrà?
In realtà sembra che tutta questa operazione, da parte della Regione Campania, sia una mossa cauta, obbligata, timida. Non è uno scippo ma De Luca, nel braccio di ferro con Emiliano, sta giocando una partita attendista. Il governatore campano, che sul punto ha già litigato col collega pugliese, sa che il sistema è ben più complesso. Riguarda sorgenti e fiumi. Ofanto, Sele e Calore. E quindi con il documento della Giunta ha nei fatti solo preso tempo. Ha ribadito che il sistema non è solo Caposele-Puglia (ci sono pure Conza e Cassano). E che tutto deve ancora essere stabilito nei dettagli. La nota negativa pare essere proprio questa: l’estrema lentezza nel chiudere l’accordo interregionale sulle acque. Per il resto non è vittoria in casa e non è sconfitta fuori casa. Dalla Puglia sono felici, dalle nostre parti ci si dividerà tra detrattori del governatore e fan del governatore. A noi sembra più uno scialbo 0-0 in attesa dei match di ritorno. Ma in casa…