“Non possiamo che salutare favorevolmente la notizia degli scavi terminati lungo la galleria idrica Pavoncelli Bis. Questa galleria consentirà di dismettere quella vecchia, che tra l’altro ha anche due terremoti sulle spalle. In questi anni si è a volte parlato di raddoppio, in realtà si rende semplicemente più sicuro ed efficiente il servizio. La nuova galleria sarà garanzia di efficienza“. E’ quanto dichiara Vito Palumbo, responsabile relazioni esterne di Acquedotto Pugliese. Parole che suonano come una rassicurazione per l’Irpinia. La galleria, secondo la società barese, non porterà più acqua a un milione di pugliesi, con la possibilità di prosciugare un’Irpinia già in crisi sulle sorgenti e tra le condotte. Ma la trasporterà in direzione Bari senza perdite o rischi. Questo, naturalmente, una volta completata l’opera nei particolari. Altri dieci mesi circa si potrà utilizzare la maxi-condotta Caposele-Conza, che proprio a Conza si collega alla linea principale dell’acquedotto.
Ma naturalmente, e forse a maggior ragione, l’attenzione è tutta verso ciò che verrà stabilito in sede di concertazione tra Campania e Puglia. E soprattutto sulla reale volontà di riparare gli impianti di Alto Calore. Già, perché con o senza siccità è chiaro che solo limitando le perdite in terra irpina, mettendo mano alle reti fatiscenti, i problemi di approvvigionamento verrebbero ridotti al minimo. La fine degli scavi va presa come una buona notizia, mettendo per un attimo da parte le perplessità e i pregiudizi. E’ comunque un segnale che quando si vuole si può. Si può completare una grande opera pensata nel dopo-terremoto, passata attraverso decine di fasi burocratiche e infine terminata nel suo percorso finale dopo 4 anni. Può essere di buon auspicio per la strada Lioni-Grottaminarda, un’opera gemella sotto più punti di vista. Pensate nello stesso periodo, medesimi stop burocratici, entrambe con un commissario di Governo a fare da supervisore.
Nel frattempo potrebbe esserci anche un taglio del nastro. Una volta tanto si taglia il nastro di qualcosa di finito, seppur non completamente. Dovrebbe essere sempre così. Probabilmente il 24 ottobre arriverà tra Caposele e Conza il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Sarà accompagnato dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. Uno sguardo alla Pavoncelli ma anche una visita legata alla ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la Caposele-Santa Maria di Leuca. Altra grande opera, con un coefficiente di difficoltà infinitamente inferiore rispetto alla galleria idrica.