Prime risposte solidali dall’Alta Irpinia alla richiesta di aiuto per le donne e i bambini in fuga dall’Afghanistan, dopo la riconquista del potere da parte dei talebani. Due giorni fa il governatore della Campania ha comunicato al Governo la disponibilità della Regione ad accogliere cooperanti e collaboratori della missione italiana. Nel frattempo l’Osservatorio regionale contro la violenza sulle donne si era attivato per raccogliere proposte di ospitalità da parte di associazioni, amministrazioni e persino privati cittadini.
“Si riesce ad esprimere solo sgomento e sconcerto per la crisi umanitaria che si sta consumando in Afghanistan. La comunità santandreana, anche in questo caso, farà la propria parte e ospiterà donne e bambini afghani che stanno vivendo un periodo drammatico della loro vita”, annuncia il sindaco di Sant’Andrea di Conza Pompeo D’Angola. Nel piccolo comune altirpino da tempo è attivo uno Sprar per minori non accompagnati: africani, asiatici e balcanici.
“La Confraternita di Misericordia di Sant’Angelo dei Lombardi ritiene doveroso agire al fine di dare soccorso alle donne afghane, alle bambine, alle attiviste e alle donne che hanno collaborato con i Paesi Occidentali, per combattere la violenza talebana. Nel nostro piccolo, in accordo con la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la Regione Campania, abbiamo ritenuto di dover fare la nostra parte. Accogliamo il grido di aiuto delle nostre sorelle afgane e invitiamo tutti a condividere e a partecipare attivamente con qualsiasi tipo di supporto”, è invece quanto comunica la Misericordia santangiolese.
Regione e Prefetture sono al lavoro per definire l’iter per l’attivazione dei corridoi umanitari. Particolare attenzione sarà riservata ai protocolli sanitari, con la necessità di prevedere spazi per la quarantena di chi fa ingresso nel nostro Paese. La presidente dell’Osservatorio sulla violenza Rosaria Bruno riferisce: “Grazie per le vostre numerose offerte di ospitalità per le donne e bambini afghani. Continua il censimento in attesa di disposizioni istituzionali”. Nei giorni scorsi pure la delegata regionale alle Pari opportunità Rosetta D’Amelio, nel corso di una serata-evento organizzata a Lioni sul tema della violenza, aveva lanciato un appello ai Comuni irpini.