Agricoltura come opportunità, agricoltura come traino e vanto d’Irpinia. Si può crescere perché i bandi ci sono, è un po’ la sintesi del convegno introduttivo di “MediTerre campane” a Lioni, manifestazione in corso anche domenica 6 agosto. Si può crescere ma l’agricoltura da sola non basta. E neanche un eventuale turismo non basterebbe da solo. La questione irpina è complessa. Bisogna unire le forze e lavorare su tutti i campi; perché queste terre sono attrattive ma solo potenzialmente, perché le produzioni sono piccole e fatta eccezione per il vino non tutelate.
Ecco perché al tavolo di Lioni c’era il presidente di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda. E il commissario dell’Ente provinciale turismo Luigi Napolitano, per dire.
Così quest’ultimo ha sollecitato la Regione Campania ad applicare finalmente la nuova legge sul turismo in modo organico, che tenga conto anche del turismo scolastico. “Di tutti i pullman soltanto uno è venuto in Irpinia l’anno scorso“. E’ l’ennesimo dato sconfortante per questa aree interna. Che poi, come ha ricordato la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, “si può ragionare di terra, di terre e di Mediterraneo anche in Irpinia. Non siamo lontani dalle città e dal mare“.
Al convegno i protagonisti del presente, moderati dal giornalista Annibale Discepolo. Fa il suo esordio a Lioni il Gal Sentieri del Buon Vivere, con il presidente Rocco Falivena che punta proprio su Lioni “area interna e luogo vivace“. L’assessore regionale ai fondi europei, Serena Angioli, sprona a lavorare sui bandi e sui progetti ma in uno sviluppo armonico. Nel senso che si parla di agricoltura e dieta mediterranea, tutti devono fare la propria parte. Dalle Asl ai consumatori. “Incredibile il tasso di obesità in Campania“, dice. Alla fine la terra e i suoi prodotti non sono mai elementi da prendere singolarmente. Sono sempre legati ad altri aspetti. Un passaggio sui Gal, sempre da parte dell’assessore. “Devono diventare una volta per tutte agenzie di sviluppo locale“.
Per Loffreda della Coldiretti, in Campania viene tutelato pochissimo. Ad esempio nel nuovo accordo commerciale tra Ue e Canada. “Solo la mozzarella di bufala su 500 produzioni originali è presente“. In effetti i percorsi e gli sforzi di tutela dei prodotti si notano tra gli stand. Come la voglia di avere un marchio, è il caso del Carmasciano. E agricoltori e allevatori vengono definiti eroi dalla vicesindaco Mimma Gallo e dall’assessore Rocco D’Andrea. Mentre delle varie necessità del comparto hanno discusso Giovanni Quaranta, docente di Economia e Politica Agraria, Università di Basilicata, e l’esperto Psr Antonio Falessi.
Chiaro che poi le Proloco abbiano messo l’accento anche su altre problematiche, con Mario Perrotti (presidente Unpli Campania) e Giuseppe Silvestri (presidente Unpli Avellino). Presente all’incontro anche Filippo Diasco, direttore generale Agricoltura Regione Campania. Al termine l’apertura degli stand con alcune tra le eccellenze d’Irpinia. E oggi si replica con gli spettacoli e ancora gli stand a partire dalle 18.00.