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Aias Nusco e Calitri, centri chiusi e commissari ‘scomparsi’

Dura nota della segretarie provinciale Cgil Fp Licia Morsa contro i vertici Aias. I centri di riabilitazione di Nusco e Calitri sono chiusi a causa dell’emergenza da inizio marzo e i commissari disertano i confronti in Prefetttura.

“Il lupo cambia il pelo ma non il vizio – scrive la sindacalista – I commissari dell’AIAS non si presentano all’appuntamento in Prefettura.  La Funzione Pubblica Cgil si è vista costretta a richiedere l’intervento della competente Prefettura perché i commissari dell’AIAS, nonché legali rappresentanti e datori di lavoro dei lavoratori dei centri di Nusco e Calitri, sono irreperibili da mesi. Hanno chiuso i due centri dal 10 marzo al 03 aprile 2020, con apposito cartello al pubblico e nulla hanno comunicato in merito, né ai lavoratori né alle organizzazioni sindacali. Nessun riscontro alle note di sollecito di questa organizzazione sindacale, nessuna comunicazione alle rappresentanze sindacali aziendali. Per questo assoluto silenzio si è giunti a richiedere alla competente Prefettura l’attivazione della procedura, ma i due commissari si sono dichiarati impossibilitati a presenziare. Quindi un nulla di fatto! I lavoratori dei due centri ancora in balia delle onde. Giungono alcuni messaggi nei loro gruppi whatsapp circa la riapertura, ma nessuno ha contezza su eventuale applicazione di protocolli di sicurezza”

“Si stigmatizza – continua – tale comportamento del tutto illogico e in deroga ad ogni buona regola civile. Sembra quasi che i loro centri siano fuori da ogni disposizione normativa e contrattuale. Come se non fossero parte di prestazioni del SSR. Eppure, grazie a quei lavoratori ed al loro grande senso di responsabilità ed abnegazione, l’AIAS è stata in grado di proseguire con le attività quando, un anno e mezzo fa, la situazione era estremamente delicata e precaria. Quei lavoratori, hanno rinunciato, negli anni, a parte delle loro spettanze ed hanno atteso interminabili mesi, per non dire anni, per vedere liquidate parti delle loro retribuzioni sospese. Come Funzione Pubblica Cgil siamo molto preoccupati perché nulla sappiamo su quando e come riapriranno i centri di Nusco e Calitri, se e quali i protocolli sulla sicurezza verranno adottati. Noi saremo vigili e non esiteremo a segnalare ogni criticità, in primis all’Asl, ente competente sul territorio e valuteremo ogni azione diretta alla garanzia della sicurezza dei lavoratori e dei pazienti cui le loro prestazioni sono dirette”, conclude.

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