Il Procuratore Rosario Cantelmo è stato durissimo. Contro chi non ha parlato, contro chi probabilmente ha fatto finta di niente o addirittura ha favorito il malaffare. Due funzionari arrestati, non sono state rese note le generalità, per la presunta compravendita di alloggi popolari. Durante gli sfratti un abusivo aveva parlato. 2700 euro pagati ai funzionari. Addirittura all’interno del Comune avrebbero poi scoperto gli investigatori, per ottenere un alloggio.
“Avellino si scopre adesso una città dove c’è corruzione nei pubblici uffici. Non si fa mancare nulla, sono presenti tutti i reati. Oggi più che mai occorre deve fare i conti con questa realtà criminosa che ha coinvolto la pubblica amministrazione. Ma l’operazione è stata possibile solo grazie alla Procura e alle forze di Polizia – ha detto in conferenza stampa in Questura -. Nessuno quindi può appuntarsi la medaglia al petto. C’è stato scambio di danaro all’interno della casa comunale e nessuno ci aveva detto mai niente. Nessuno”.
E il numero uno della Procura non si è fermato qui, parlando anche di intimidazioni: “Non posso approfondire la questione perché ancora non ci sono provvedimenti di un giudice. Ma sì, sembra che in un caso qualcuno si sia trovato davanti a un’intimidazione”. Cantelmo fa dunque intendere che il tutto sia avvenuto in un clima di connivenze.
“Reati odiosi perché commessi da pubblici funzionari nei confronti di persone che hanno un determinato bisogno”, ha detto invece il Questore Maurizio Ficarra. “Ancora una volta – ha aggiunto – dispiace constatare che l’autorità giudiziaria e di polizia debbano sostituire il potere amministrativo che per primo deve vigilare sui propri dipendenti e funzionari sottraendosi all’obbligo di controllo che hanno sui pubblici funzionari. Invitiamo quindi i cittadini a denunciare”.
Condividi su:
