Alta capacità, vertice a Roma: appalto per Grottaminarda entro l’anno

E’ in corso a Roma in queste ore la Conferenza dei servizi per la valutazione e l’approvazione del progetto definitivo del primo lotto della tratta ferroviaria ad Alta Capacità Apice-Orsara, compreso tra Apice e Grottaminarda. Convocata da Rete Ferroviaria Italiana, la riunione verte sul lavoro fin qui prodotto da Italferr, società di ingegneria del Gruppo Fs Italiane. Assieme al commissario per la Napoli-Bari Maurizio Gentile, ai vertici aziendali e ai ministeri competenti, a Roma sono chiamati a esprimersi sull’opera gli enti locali. Oltre alla Provincia di Avellino, rappresentata dal presidente Domenico Gambacorta nelle funzioni anche di sindaco di Ariano Irpino, per l’Irpinia sono stati convocati i Comuni di Frigento, Melito Irpino e Montecalvo Irpino e il Consorzio di Bonifica dell’Unta. Per il Sannio, invece, Apice Sant’Arcangelo Trimonte e Paduli. La conferenza è presieduta dall’ingegnere Aldo Isi, direttore della Direzione investimenti di Rfi.

Il primo stralcio della tratta Apice-Hirpinia costerà quasi un miliardo di euro (circa 970 milioni), l’intero lotto quasi 2,8 miliardi, mentre l’intera linea Napoli-Bari si aggira stando alle previsioni sui 6,2 miliardi di euro. E proprio il pezzo che tocca la provincia di Avellino, dove è anche prevista la realizzazione di una stazione in località Santa Sofia, al confine tra Grottaminarda e Ariano Irpino, presenta i costi più alti per via della complessa situazione idrogeologica dell’area. L’obiettivo, lo ha dichiarato anche il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro lunedì a Sant’Angelo dei Lombardi, è chiudere tutti gli adempimenti formali prima dell’insediamento del prossimo Governo. Un intento che dovrebbe mettere al riparo il progetto da eventuali ripensamenti, in caso di cambio della guardia a Palazzo Chigi. Entro il 2019 quindi dovranno essere bandite tutte le gare, mentre l’opera sarà consegnata nel 2026, se tutte le previsioni sui tempi dovessero essere rispettate. Il progetto è partito nel 2015.

Ieri intanto, sempre a Roma, si è tenuta la Conferenza dei Servizi per il tratto Frasso Telesino-Vitulano. Ad inizio di questo 2017 invece si era già provveduto all’aggiudicazione dei lavori dei primi due lotti dell’opera (la tratta Napoli – Cancello e quella Cancello – Frasso Telesino): i cantieri però sono fermi per motivi giudiziari con la contrapposizione tra le due ditte vincitrici.

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