Prendono corpo le dichiarazioni di Vincenzo De Luca a Nusco. 60 i milioni annunciati per l’Alta Irpinia. Bene precisare come questi fondi non rientrino direttamente nel percorso “ufficiale” del progetto pilota, visto che le idee non fanno parte dell’accordo di programma quadro.
In effetti i dubbi di qualcuno, vedi Salvatore Vecchia, già sono emersi subito dopo l’incontro tra il governatore e Ciriaco De Mita. Ma al momento altri ci credono. E in maniera attiva. Rino Buonopane, sindaco di Montella, accoglie di buon grado gli impegni della Regione su castanicoltura e dintorni. 7 i milioni di euro messi sul piatto.
“Ovviamente conoscevamo gli impegni ma sono soddisfatto che siano stati ribaditi dal governatore a Nusco – spiega Buonopane -. Per quanto riguarda la castanicoltura si è immaginato un intervento sia sulla forestazione che sull’areale Igp di Montella. Andremo ad approfondirlo il finanziamento, è chiaro. Noi come amministrazione vorremmo che si intervenisse non solo sulla commercializzazione del prodotto fresco. Sicuramente spingeremo, ma non ci saranno ostacoli se il territorio lo chiederà, per incentivare la filiera e fare trasformazione sul posto. Non è escluso che possa nascere un salone del gusto, dove 12 mesi all’anno si possa fare promozione. Funzionale anche alla sagra. Poi dovrò confrontarmi con gli uffici regionali, certo. Ma al momento la prospettiva è questa”.
Per quanto riguarda i 15 milioni a Calabritto-Senerchia, annunciati sempre da De Luca, si può dire che il presidente abbia semplificato nel suo lungo intervento. Quei fondi, secondo quanto si apprende a freddo, sarebbero destinati a un futuro sistema di accoglienza diffusa. Non solo nei due paesi del Sele però. L’area di intervento sarebbe più vasta e abbraccerebbe tutto quel lato dei Picentini, almeno fino a Bagnoli Irpino. 9 milioni per interventi di recupero delle sorgenti di Sele, Calore e Ofanto: fondi destinati alla riqualificazione soprattutto. Da approfondire il discorso sul turismo religioso, oggetto di svariati milioni in teoria.
Le altre risorse. Per esempio i 5 milioni sull’artigianato. A Nusco era presente il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella. Bene le speranze ma adesso ci si dovrà impegnare per far arrivare, e spendere, i fondi che appaiono già certi. I 10 milioni sulla rete museale (l’azione fa parte dell’accordo tra i sindaci) e soprattutto i 12 per le seggiovie sul Laceno. La campagna elettorale sarà anche iniziata, ma da qui alla prossima primavera qualche risultato dovrà pur essere visibile. Altrimenti tutto si trasformerebbe in clamoroso autogol.