24 comuni insieme per dire Si alla prevenzione. Dopo il successo della Quinta Camminata Rosa del 23 settembre scorso che ha visto strade, piazze e vetrine tingersi di rosa non solo ad Avellino, e che ha coinvolto oltre 6000 persone in marcia da Mercogliano al capoluogo, l’Alta Irpinia si illumina di rosa con l’evento “Una luce per Amdos”, in occasione del mese della Campagna Nastro Rosa 2018 della Lilt, per la prevenzione del tumore al seno. Campagna che punta a sensibilizzare le donne all’importanza della prevenzione e ad effettuare costantemente i controlli.
L’Amdos Alta Irpinia, con i vari referenti territoriali, ha invitato i sindaci ad illuminare, del colore simbolo della lotta al tumore al seno, i principali monumenti dei comuni. Volturara, Cassano Irpino, Montella, Bagnoli Irpino, Nusco, Lioni, Caposele, Calabritto, Morra, Teora, Sant’Andrea di Conza, Conza della Campania, Cairano, Calitri, Monteverde, Aquilonia, Andretta, Bisaccia, Lacedonia, Guardia dei Lombardi, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi, Rocca San Felice e Villamaina hanno risposto all’invito e alle 20:00 del 10 ottobre, in diretta Facebook, hanno acceso le luci rosa, in segno di vicinanza e unione nella battaglia che purtroppo sempre più donne si trovano a dover affrontare.
Tutti insieme hanno illuminato un simbolo del proprio paese, dopo la celebrazione eucaristica tenutasi alle 19 a Lioni, dove ha sede l’associazione Amdos Alta Irpinia, insieme al sindaco di Lioni Yuri Gioino e alle altre associazioni di volontariato presenti sul territorio. E con la presenza dei dottori Carlo Iannace, Danilo Palmieri e Giuseppe Amaturo, alcuni dei medici che prestano il loro operato insieme ai volontari negli ambulatori delle visite gratuite di prevenzione, che le associazioni Amdos e Amos irpine organizzano durante tutto l’anno.
“Una luce non risolverà certo il problema – ha detto Pina Martina, presidente Amdos Alta Irpinia –, ma ci teniamo a lanciare anche in questo modo il messaggio che la prevenzione salva la vita e che insieme si può uscire dalla strada buia della malattia”.