Prima assemblea del Progetto Pilota Alta Irpinia dopo la pausa estiva. La discussione riparte dall’azienda forestale, o meglio dal bando della Regione Campania utile alla costituzione di un partenariato pubblico-privato, nella forma dell’ats, per la progettazione degli interventi relativi alle foreste altirpine. In ballo 200mila euro: 50 da spendere per l’incarico di Rup (il responsabile unico del procedimento) e il resto per una serie di consulenze tecniche.
Come già accaduto in passato è stato Luca Lo Bianco di Fondazione Montagne Italia, a introdurre la questione. “Entro il 4 novembre deve essere presentata la nostra risposta al bando – ha dettagliato – Ci aspettiamo l’adesione scontata delle Comunità montane. Intanto, dobbiamo formalizzare la partecipazione al partenariato approvando un documento nel quale ho inserito una lunga premessa per spiegare soprattutto ai nuovi Consigli comunali di cosa parliamo”. Secondo step sarà la definizione della partecipazione dei privati che secondo l’esperto romano dovranno essere molti, oltre quaranta. “Spero che la Regione sia preparata a ricevere documenti per un partenariato così ampio. Cerchiamo partner non strettamente funzionali all’azienda forestale, ma ad ampio spettro. Vi invito ad affiggere il testo dell’avviso perché entro il 15 ottobre bisognerebbe rispondere. Attiviamoci magari facendo anche 2-3 incontri con gli interessati entro l’inizio del mese prossimo”.
Fin qui discorso lineare, in continuità con quanto deciso già nelle riunioni pre-agostane. Sono pure lontani gli screzi tra il presidente della Città Alta Irpinia Ciriaco De Mita e il sindaco di Cassano Irpino Salvatore Vecchia. Di lui il primo dice: “Mi ha aiutato a capire cose che a me inizialmente erano sfuggite”. Così la discussione entra nel vivo con la “solita” osservazione dello stesso Vecchia. “Manifesto una perplessità di carattere amministrativo e una di merito. Dobbiamo individuare in base al bando il capofila e il Rup per far nascere il soggetto che con la Regione costituirà l’azienda forestale. Credo il percorso sia forzato e viziato. Forzato perché non abbiamo discusso di come individuare il capofila. È naturale che tu faccia il Rup – dice rivolto a Lo Bianco –, ma il capofila richiede una riflessione e dovrebbe essere espresso dal territorio che ha adeguate intelligenze. Dove è formalmente l’atto in cui decidiamo chi è il capofila?”.
In effetti il tecnico di Montagne Italia aveva dato per scontato che il capofila fosse la sua stessa Fondazione. “Anche sulla zootecnia avremo lo stesso bando. Secondo me sono uno spreco di risorse perché servono a far nascere un’ats, non l’azienda forestale. Questo lavoro lo avevamo già fatto senza costi noi sindaci nella scrittura della Strategia”, continua il sindaco di Cassano.
Osservazioni che danno il La a un’assemblea dinamica, partecipata. Dopo qualche mese di assenza si rivede pure il sindaco di Sant’Andrea di Conza. Tanti gli interventi: dicono la loro, Gelsomino Centanni (Calabritto), Amado Delli Gatti (Torella) e Giancarlo De Vito (Aquilonia), il vicesindaco di Bisaccia e la numero due di Lioni. Come pure Stefano Farina (Teora) che parla in metafora: “Se la Regione Campania è il sarto che cuce l’abito, deve prendere le misure non su se stesso, ma sul cliente area pilota”. Luigi D’Angelis per Cairano puntualizza a beneficio della stampa: “Questa è una discussione utile a evitare errori, in positivo, su una dinamica complessa”.
Dopo oltre due ore e mezza di confronto, si decide che è meglio riaggiornare l’assemblea. Entro la settimana prossima i sindaci dovranno decidere come individuare il capofila per poi formalizzare le adesioni all’ats e aprire le manifestazioni di interesse per i privati.