Michelangelo Ciarcia resterà alla guida dell’Alto Calore per altri tre anni. Per il manager riconfermato un voto quasi unanime all’ente idrico, presente il 75 per cento circa degli amministratori irpini e sanniti. Passa anche il bilancio. Sul nome di Ciarcia si è registrata l’astensione di Mercogliano. Sul bilancio c’è stato il no di Aiello del Sabato e San Leucio.
Proprio Aiello, con il sindaco Ernesto Urciuoli, ha protestato contro l’aumento della tariffa previsto a breve: “Abbiamo quelle più alte d’Italia. Sono pronto ad una class action insieme ai comitati”. Un aumento in bolletta che per Ciarcia significa iniziare a rimettere in ordine i conti a Corso Europa, che registra un debito di 148 milioni di euro.
Così nel piano si legge: “La tariffa idrica ha subito un aggiornamento nell’agosto 2018 e, allo stato, sono in corso le procedure per un’ulteriore revisione, corrispondente al terzo periodo regolatorio. Per la determinazione della tariffa, che comporterà maggiori entrate per la Società, avranno un particolare rilievo gli investimenti, consistenti nelle numerose progettazioni ammesse a finanziamento da parte della Regione Campania. Entro la fine dell’anno in corso, si procederà alla conclusione dell’iter per l’anzidetto aggiornamento, che comporterà un incremento progressivo della tariffa applicata nell’ordine del 4/5%, con possibilità di giungere fino al 6,2%, in ragione, come sopra accennato, degli investimenti che la Società ha capitalizzato”.
Secondo Ciarcia ci aspetta un’estate tranquilla sul fronte acqua. “Le sorgenti sono cariche – ha detto il presidente – anche se qualche rottura va comunque messa in conto”. Sul fronte investimenti, l’esponente Pd che guiderà l’ente, si aspetta un impegno della politica. “Se mancano i finanziamenti è perché manca la politica, mi riferisco ai rappresentati regionali e nazionali”.