Non è piaciuta al sindaco di Cassano Irpino l’iniziativa del collega Vincenzo Ciampi, primo cittadino di Avellino, che ieri ha inviato una lettera al Governo ipotizzando soluzioni per la crisi dell’Alto Calore. E’ affidata ai social la risposta di Salvatore Vecchia rispetto alla proposta di rivedere gli accordi per il prelievo di acqua delle sorgenti cassanesi. Tre le motivazioni: la presenza di una recente modifica dell’intesa, la competenza regionale in materia e il corretto utilizzo dei fondi.
“Il Sindaco di Avellino – si legge in un post Facebook – ha scritto al Governo in merito al prelievo di acqua dalle sorgenti di Cassano. Non so se Vincenzo Ciampi abbia mai visitato le sorgenti di Cassano (se non lo ha fatto, lo invito a farlo), ma scrivere ai vari ministeri affinché venga modificato l’accordo relativo al prelievo d’acqua tra Alto Calore e Acquedotto Pugliese, non è impresa ardua bensì del tutto inutile”.
Di qui la spiegazione: “L’accordo che prevedeva un prelievo di 600 litri al secondo in favore di Alto Calore Servizi è stato già oggetto di modifiche col decreto regionale 58 del 12 ottobre 2017. La competenza sulle grandi derivazioni di acqua, in forza dell’art. 89 del D. Lgs. 112 del 1998, è attribuita alle Regioni. Pensare che un ristoro corrisposto da Acquedotto Pugliese possa essere dirottato in favore di Alto Calore significa mortificare ogni principio in tema di pagamento in favore dei territori dei servizi ecosistemici. L’ansia di intervenire su temi di interesse pubblico, insomma, espone al rischio di fare un buco nell’acqua“.