IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

“Soltanto” 37 nuovi casi di coronavirus oggi in Campania. Un dato molto positivo, sopratutto se rapportato al numero di tamponi analizzati nei vari laboratori della regione: 2597. Il totale dei contagiati campani sale a 3.988 su 46.294 tamponi effettuati dall’inizio dell’emergenza, un mese e mezzo fa. In Irpinia oggi tre nuovi casi. Il numero dei positivi è di 421 di cui 63 guariti e 49 decessi. L’ultimo in ordine di tempo è un 44enne di Ariano Irpino, ricoverato ad Avellino dal 22 marzo scorso e attualmente in rianimazione.

Nello specifico l’Asl di Avellino comunica che, su 330 tamponi analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Portici e dall’AORN “Moscati” di Avellino, sono risultati positivi al Covid-19 tre tamponi di cui: 1 nel Comune di Vallata, 1 nel Comune di Montemiletto, 1 nel Comune di Montecalvo Irpino. Si attende la conferma dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Azienda Sanitaria Locale ha in corso l’indagine epidemiologica per procedere ad attivare la sorveglianza sanitaria sui contatti dei probabili casi. Uno dei tre tamponi risultati positivi si riferisce a un operatore del Centro Minerva di Ariano Irpino, mentre tutti i tamponi effettuati sui degenti del Centro sono risultati negativi.

Intanto, nella diretta Facebook settimanale il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Se qualcuno pensa di aprire prima del tempo territori con molti contagi, chiuderò i confini della Campania”. Immediate polemiche e ironie. In serata il chiarimento: “A scanso di equivoci, la posizione della Campania è estremamente chiara. L’apertura totale di una regione deve essere decisa a livello centrale sulla base di decisioni scientifiche, ed è una decisione che coinvolge tutto il resto del Paese. Per questa ragione e per evitare commenti stupidi, per quanto riguarda la Campania, – per evitare il diffondersi dell’epidemia – dovrà andare in quarantena chi arriva da regioni dove c’è un livello altissimo di contagio, e dovrà esserci ancora una riduzione del numero dei treni provenienti da quei territori e controlli rigorosi alle stazioni ferroviarie”.