Il Comune di Nusco ha annunciato il contagio di altri 4 cittadini. “Uno rientra tra i contatti stretti di un caso registrato la settimana scorsa nell’ambito del monitoraggio epidemiologico legato all’Rsa, mentre gli altri tre facenti parte del personale operativo della Don Gnocchi”, spiegano in una nota.
“Per ogni situazione sono state indette in modo immediato le procedure di quarantena per i positivi, i loro famigliari ed i contatti stretti, in attesa che vengano sottoposti a loro volta a tampone naso-faringeo. Al momento i casi di positività registrati nel nostro Comune salgono a 16, mentre le persone poste in quarantena ed in attesa di tampone sono 29”, aggiunge l’amministrazione.
Nella giornata di ieri, inoltre, sono stati effettuati nuovamente i tamponi su tutti i pazienti e tutto il personale sanitario dell’Rsa. “Con l’auspicio di ricevere già entro la giornata di oggi l’esito di tale screening, viene fatto presente che il sovraffollamento degli ospedali non consente di trasferire pazienti positivi degenti all’interno delle Rsa, che non mostrano sintomatologia grave, nei reparti ospedalizzati anti Covid”.
Sempre sul territorio di Nusco: “Gli sforzi e l’operatività del nostro ente e del C.O.C. sono orientati verso il bene comune, senza far mancare vicinanza operativa ed umana a chi si ritrova in una situazione di difficoltà. Nessuno viene lasciato solo o, come qualcuno vorrebbe far credere, dimenticato. Non siamo manchevoli di fornire puntuali ed accurate informative sullo stato epidemiologico del nostro paese, basandoci su comunicazioni ufficiali e non sulla fuga di notizie, a cui invitiamo di non dare peso e di fugarne l’attendibilità. Intensificheremo ogni tipo di attività volta a garantire un elevato livello di efficienza dei servizi a sostegno dei cittadini, soprattutto di coloro i quali vivono il disagio della quarantena. A tal proposito è costantemente attivo il servizio di assistenza domiciliare garantito dal C.O.C. e dai volontari della Misericordia, che offre la possibilità di fornire spesa, medicinali e beni di prima necessità alle famiglie poste in isolamento domiciliare ed a tutti coloro i quali sono costretti a rimanere a casa a scopo precauzionale”.