Sì al paesaggio, alla bellezza e all’ambiente. Ma a Bisaccia si è parlato anche di criminalità organizzata, inchieste. E capitali che si muovono. Tutto davanti al vicepresidente della Commissione Antimafia. Dai comitati ambientalisti dell’Alta Irpinia l’elenco dei numerosi episodi segnalati tra Bisaccia e Lacedonia. Mezzi a fuoco, escavatori distrutti, colpi di arma da fuoco ed esplosioni varie. Tutto in pochi mesi. Tutto portato al tavolo del Prefetto, evidenziato anche al procuratore antimafia Franco Roberti. Poi oggi davanti a Claudio Fava. Con un’osservazione che probabilmente farà discutere.
Nicola Cicchetti, comitato Voria di Vallata, ha parlato dei sequestri di alcuni impianti. Parco eolico di Vallata ed elettrodotto Goleto nel territorio di Sant’Angelo dei Lombardi. “Il primo è sequestrato da 3 anni e l’altro da più di un anno. Ma oltre a questo non sappiamo più niente. Evidentemente c’è qualcosa che non va nei tribunali”.
Poi lo stesso Cicchetti ha concluso l’assemblea. “Ci aspettiamo risposte dal parlamento. Società con capitale zero beneficiano di soldi. Senza ritorno per le comunità e senza controllo. Se i parchi eolici sono impianti di pubblico utilità perché non si chiedono i certificati? Appalti di subappalti? Vediamo di chi sono, controlliamo. Ma non possiamo farlo da soli”.
Michele Solazzo, comitato di Bisaccia, aveva invece introdotto la discussione: “Dal 2009 i comitati hanno provveduto a spingere le autorità a vigilare. Il risultato è pari allo zero. Le Procure interessate non sono arrivate a conclusioni di indagine. Non ci sono ancora risposte a differenza di quello che avviene in Sicilia. I fatti sono veri ed evidenti, ma noi non possiamo fare e dare nomi e cognomi. Non perdiamo il coraggio però. La battaglia si può vincere”.
Stessi toni da Enzo Tenore, attivista di Aquilonia: “Viviamo in un ambiente malsano di deregolamentazione. Immaginiamo la collusione anche dei locali ma che possiamo fare? Anche il minieolico sarà un affare non produttivo per i proprietari. La puzza di marcio si sente e noi non sappiamo fare gli investigatori. Intanto i fossi sono appetibili. Sappiamo che Bisaccia è stata interessata da un grande traffico di rifiuti due anni fa e che sotto le pale si scava. Temiamo ci siano rifiuti, speriamo di no. Ma chi ci garantisce? Chi andrà mai a fare i sondaggi sotto le pale eoliche? L’Arpac sta controllando?”.