ASA – Associazione per la Salvaguardia dell’Ambiente di Montella, attraverso il presidente Pascale Carmine e il presidente onorario Rocco Bruno, scrive nuovamente al sindaco di Montella e al Prefetto di Avellino per fare chiarezza sulla presenza di amianto nei prefabbricati post terremoto, oggetto di operazioni di bonifica.
“L’Associazione ASA, nutrendo seri dubbi sulla efficacia e completezza dell’intervento di bonifica eseguito sulle ex aree prefabbricati in Montella, con propria nota del 5 gennaio 2023, ha chiesto al sindaco di Montella ed al responsabile dell’UTC, settore III, di precisare quale fosse l’effettivo stato delle opere di bonifica delle suddette aree. Con nota di riscontro inviata dopo ben 32 giorni, il responsabile dell’UTC, ing. Chiaradonna, ha laconicamente assicurato che “i lavori di rimozione e smaltimento delle parti in amianto sono terminate”. La risposta è assolutamente insoddisfacente in quanto riguarda solo l’avvenuta rimozione dell’amianto senza chiarire se l’opera di bonifica possa ritenersi completata o meno. Anzi, come l’ASA ha recentemente accertato, le coperture di alcuni prefabbricati risultano ancora ingombre da una considerevole quantità di lana di roccia. Poichè la stessa si è certamente degradata negli anni ed inoltre è stata a stretto contatto con l’amianto del tetto, risulta necessaria la sua urgente rimozione ed il suo smaltimento nel pieno rispetto delle norme, trattandosi oramai di rifiuto speciale pericoloso. Tanto esposto, si chiede ai destinatari di attivarsi immediatamente per eliminare lo stato di pericolo e, comunque, all’ing. Chiaradonna di fornire una risposta esauriente”, si legge nella missiva.