“Stiamo lavorando sin dal nostro insediamento per individuare le migliori condizioni di sviluppo per la nostra comunità, convinti che non ci può essere progresso economico, sociale e culturale senza il contributo corale di tutti. A volte ci si scontra con preconcetti, personalismi, con interessi di bottega e con retaggi mentali che nulla hanno a che fare con un serio e sostenibile piano di sviluppo”. Vito Maglione è consigliere al Comune di Aquilonia, delegato al Gal. Lo abbiamo sentito dopo il nostro articolo di qualche giorno fa su Carbonara (leggi qui), il borgo distrutto dal terremoto del 1930 e già da diverso tempo oggetto di progetti di sviluppo. Alcuni realizzati o in corso di realizzazione, altri che procedono più a rilento.
Così Maglione precisa a nome della squadra di maggioranza. “Come amministratori stiamo dando la giusta attenzione al sito di Carbonara. In particolare, il mio collega Mirko Annunziata sta portando avanti il progetto del compianto Donato Tartaglia, c’è un protocollo d’intesa per il recupero dei borghi abbandonati, in rete con altre realtà extra irpine. E poi stiamo lavorando sul completamento del Piano Urbanistico Comunale, dandoci una connotazione turistico, agricola, artigianale e ambientale – continua l’amministratore -, così come sui bandi del Psr e a una manifestazione di interesse per privati che vogliano investire in zona”. Qualcosa già inizia a muoversi.
Durante l’estate in corso, ad esempio, Palazzo Alibino è stato animato dall’attività ricettiva di un ristoratore. “Accanto al museo etnografico vogliamo puntare su quello delle Città itineranti – spiega Maglione -. Il borgo deve rinascere e ogni sollecitazione che raccogliamo è utile. E’ stato così anche per il progetto E.Colonia“. Nato oltre dieci anni fa per mano di +tstudio e dell’ex amministratore Enzo Tenore, consiste nel recupero di Carbonara realizzando “capsule” abitative ad alta efficienza energetica.
“E’ un’idea alla quale abbiamo in passato rivolto la giusta attenzione”, precisa il consigliere. Il progetto si è però un po’ arenato, per ammissione dello stesso Tenore (leggi qui). Maglione spiega perché. “Nel 2014 organizzammo una presentazione in Comune di E.Colonia, c’erano anche privati coinvolti che successivamente sono venuti meno”. L’anno dopo l’amministrazione De Vito collaborò anche, su proposta del Gal Cilsi, al workshop Traduzioni. “L’iniziativa – commenta il delegato al Gal – è stata un importante momento culturale e di prospettiva al punto che con delibera di Giunta (la n. 55 del 08/10/2015) approvammo un protocollo d’intesa proposto dal gruppo di azione locale“.
L’ultimo atto ufficiale risale a più di un anno fa, precisamente ad aprile 2016, quando il sindaco invia una lettera al Cilsi per conoscere i risultati conseguiti dal workshop e gli sviluppi del protocollo d’intesa. “La risposta ricevuta rimandava a un incontro da farsi l’esaurimento delle domande, incontro che ancora non si è tenuto”, la conclusione rammaricata di Maglione che però aggiunge: “Nessuna preclusione. Questa e altre idee, nel rispetto delle reciproche posizioni, possono ugualmente essere valide per Carbonara”.