I fatti risalgono al febbraio 2017 quando l’uomo, un noto professionista altirpino, era stato deferito all’A.G. dai Carabinieri di Frigento per i reati di fuga a seguito di incidente e lesioni personali colpose oltrechè segnalato alla Prefettura di Avellino per la sospensione finalizzata alla revoca della patente di guida. Secondo la versione dell’accusa, basata sulle dichiarazioni dell’investita, dopo aver urtato la donna che si trovava lungo la carreggiata l’indagato si era allontanato ad alta velocità dal luogo del sinistro per far perdere le proprie tracce. La vittima tuttavia nell’immediatezza non aveva allertato le forze dell’ordine e solo il giorno seguente si era recata al pronto soccorso per farsi refertare.
Ebbene, la difesa rappresentata dall’avvocato penalista Francesco Costanza, grazie anche ad attività di investigazione difensiva di tipo scientifico, è riuscita a dimostrare che, sul luogo del presunto impatto, l’indagato aveva arrestato la marcia e poi aveva eseguito una inversione percorrendo lentamente il tratto di strada al fine di verificare quanto era accaduto. In particolare la difesa ha prodotto agli atti del Pubblico Ministero una mappa estrapolata dai dati Gps del cellulare dell’indagato dalla quale si evinceva il percorso compiuto a seguito dell’impatto ed il tempo di percorrenza del tratto di strada che si attestava su una media di circa 14 km/h, quindi del tutto incompatibile con un tentativo di fuga precipitoso così come sostenuto dalla donna.
Pertanto, il P.M. procedente dott. Patscot ha deciso di chiedere l’archiviazione del procedimento che è stata poi disposta dal GIP del Tribunale di Avellino, dott. Fabrizio Ciccone, il quale ha motivato il decreto ritenendo la notizia di reato del tutto infondata. “Siamo lieti del risultato conseguito nell’interesse della verità e della giustizia, ora valuteremo con l’assistito ogni azione a tutela del suo buon nome e della sua immagine professionale”, ha commentato il legale.
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