E’ stato un Ciriaco De Mita che non ha rinunciato ad accenni polemici ma rilassato. Convegno sul futuro della sanità in Alta Irpinia, taglio del nastro del nuovo reparto di dialisi dell’ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi. De Mita ha rivendicato il lavoro fin qui svolto assieme all’assemblea dei 25 sindaci del Progetto Pilota. Toccava a lui, in quanto presidente della Città dell’Alta Irpinia, il focus sulla strategia elaborata dagli amministratori altirpini. Una strategia che per essere pienamente operativa ed entrare nel concreto, così da provare a incidere finalmente sulla vita dei cittadini dell’area, manca di quello che potremmo definire l’ultimo miglio: la firma a Roma dell’Accordo di programma quadro tra Governo, Regione Campania e appunto la Città altirpina.
“I ritardi che registriamo ora – la puntualizzazione del sindaco di Nusco – sono da imputare alla burocrazia romana che non si decide a stabilire quando firmare il tutto”. Il livello regionale era presente a Sant’Angelo con il governatore Vincenzo De Luca e tutti i consiglieri regionali: Enzo Alaia, Rosetta D’Amelio, Carlo Iannace e Maurizio Petracca. L’ex premier ha ringraziato il governatore per aver fatto la sua parte. Con la recente approvazione della Strategia e l’individuazione delle priorità sulle quali investire (leggi qui) e la definizione di una quota di risorse importante da destinare alla sperimentazione altirpina. Passaggi che non sono sfuggiti al presidente De Mita, che ha sottolineato: “Sono venuto qui stamattina al di là del ruolo politico, come cittadino di questo territorio. Dobbiamo dare atto al governatore di aver finanziato con risorse regionali considerevoli il Progetto Pilota consentendoci di usare quelle nazionali, solo 3,7 milioni di euro, tutte sulla sanità”.
E sulla progettazione degli interventi sulla sanità, ha tenuto a precisare l’ex presidente del Consiglio, “tutti e 25 i sindaci erano a conoscenza e tutti siamo sempre stati d’accordo”. Insomma, la sanità come ambito di intervento della strategia (gli altri sono mobilità e scuola) che ha fatto registrare la migliore intesa all’interno del tavolo. “Mi stupisco – ha quindi continuato il sindaco di Nusco punzecchiando i primi cittadini e colleghi di lavoro – che la classe dirigente irpina parli solo quando si deve chiedere, ma è assente quando bisogna organizzare e risolvere i problemi”. Uno dei quali è ad esempio relativo al polo per la riabilitazione “Don Gnocchi”. “L’ho portata qua io. All’inizio era di altissima qualità, poi è subentrata la crisi per mancate risorse e per un piccolo difetto di impegno della Fondazione stessa, lo dico alla dottoressa Mosca”, ha chiarito prima di dirsi certo che De Luca avrebbe risolto a breve la questione. “E’ difficile farlo capire altrove – ha scherzato De Mita – ma io e te qui andiamo molto d’accordo. Quello che hai fatto è l’inizio: fatte le strutture, ora bisogna creare le condizioni umane per chi vive qui e ne usufruisce. Bisogna pensare che questo ospedale sia un grande reparto dell’ospedale di Avellino. Questo territorio te ne sarà grato perché stai facendo qualcosa che va a vantaggio della gente comune”.