Un’anima divisa tra il romanticismo del Sud della Francia (vive a Montpellier) e il cuore pulsante e cosmopolita dell’Argentina (è nata a Buenos Aires). La Yegros – Mariana Yegros all’anagrafe – sarà giovedì 17 agosto ad Ariano Folkfestival, tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music ad Ariano Irpino dal 17 fino al 20 agosto.
Conosciuta come “La Regina della Nu Cumbia“, il suo soprannome è più che mai calzante, meritato a suon di concerti grazie a quella che The Fader definisce “una voce spaziale” e “dagli effetti vocali precisissimi”, parola di The Indipendent. La sua musica è sempre vivace ed eclettica, con il lato fresco e spontaneo della cumbia contemporanea tradizionalmente dominata dagli uomini, rielaborata sapientemente con il folk e l’elettronica.
Con il primo album “Viene de mi” conquista l’attenzione delle maggiori testate internazionali (da NPR alla BBC, passando per The Guardian e Libération). Con il secondo e ultimo, “Magnetismo” (famiglia Soundway Records) accresce la sua popolarità e arriva ai più prestigiosi appuntamenti musicali: Chill Out Festival (Turchia), Esperanzah (Belgio), Francofolies de Montreal (Canada), Fusion Festival (Germania), La Linea (Regno Unito), Les Vieilles Charrues (Francia), Lincoln Center New-York (Stati Uniti). E’ stata in tour in tutta Europa questa primavera, con una sosta a Parigi, al Cabaret Sauvage il 16 giugno 2017, e proseguirà quest’estate tra i maggiori festival europei.
“Magnetismo” nasce sulle strade dei concerti che nell’ultimo anno e mezzo ha eseguito in tutto il mondo, assorbendone esperienze e influenze: dall’Ungheria al Marocco passando per gli Usa. Vanta prestigiose collaborazioni internazionali: dai colombiani Puerto Candelaria a Gustavo Alfredo Santaolalla, compositore argentino due volte Oscar alla migliore colonna sonora e collaboratore abituale di Alejandro González Iñárritu.
Un disco che spazia da scatenate canzoni a calde ballate. “Fragil”, uno dei singoli, è dedicata alle donne sottovalutate. Ha un ritmo arrabbiato e avverte l’ascoltatore: non commettete l’errore di pensare che sia debole. Con questo titolo, “Magnetismo”, ha trovato la sintesi perfetta che riassume l’attrazione forte e naturale con il suo pubblico.
Tra folk e cumbia, rap e hip hop, incursioni di jazz ed elettronica, la parola d’ordine di questa edizione di Ariano Folkfestoval (la XXII) è sperimentazione. Con artisti che hanno fatto del mondo la propria casa e delle diversità musicali la loro ricchezza, il festival è pronto a presentare un palco internazionale per un viaggio che tra – gli altri – attraversa l’euforia dei colombiani Puerto Caldelaria, l’Africa della leggenda Orlando Julius con gli inglesi Heliocentrics, insieme ai tesori nuovi e moderni della Russia targata Oligarkh. Ancora, il 19 agosto il “Re dello Swing” Emanuele Urso and his big band con Moni Ovadia; per chiudere domenica 20 con gli Ephemerals e l’esplosione di energia degli spagnoli La Pegatina.
Quest’anno si aggiunge anche una giornata di anteprima: domenica 6 agosto a Capaccio Paestum (Salerno) sulla spiaggia dello storico Dum Dum Republic, si balla dalle 13 alle 22 sulle selezioni roots del Nomad Set nel pomeriggio e il live degli España Circo Este al tramonto con il loro scatenato latin rock punk.
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