Sta andando avanti, sebbene con discrezione, l’inchiesta della Procura di Benevento sull’esplosione del contagio da coronavirus ad Ariano Irpino. Sotto la lente di ingrandimento del procuratore Aldo Policastro ci sarebbero ora ben tre possibili focolai. Dopo l’ospedale Frangipane e la festa di carnevale del 23 febbraio in un noto bar della città, si stanno acquisendo informazioni pure sui festeggiamenti per il noviziato di una suora delle Oblate di San Francesco Saverio.
La cerimonia religiosa si sarebbe tenuta il 20 febbraio in cattedrale alla presenza del vescovo Sergio Melillo in occasione del 272° anniversario della morte di Monsignor Filippo Tipaldi, fondatore delle Suore Oblate di San Francesco Saverio. Due giorni dopo la piccola festicciola alla quale ora si sta verificando se fossero presenti tre delle vittime arianesi: suor Emilia Scaperrotta, superiora del conservatorio San Francesco Saverio, monsignor Antonio Di Stasio parroco della Cattedrale dedicata all’Assunta e il professor Giovanni Annicchiarico, ricercatore e docente di Agraria a Foggia e residente ad Ariano.
La procura sannita lo scorso 31 marzo ha aperto un fascicolo contro ignoti puntando i riflettori su alcune strutture sanitarie, pubbliche e private, come l’ospedale di Ariano Irpino e la casa di cura “Villa Margherita” di Benevento e la residenza per anziani arianese Centro Minerva. Appena altri testimoni guariranno o usciranno dalla quarantena si procederà a formalizzare l’inchiesta. Al momento non risultano iscritti nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato vanno dall’epidemia dolosa all’omissione in atti di ufficio.