Con la mostra “La terra è stanca” di Giovanni Spiniello, e con le proiezioni di luci sulle mura interne dell’Abbazia, si è aperto il Goleto Festival di Sant’Angelo dei Lombardi. Fino a domenica dibattiti, arte e concerti. Evento targato Rotary Hirpinia Goleto. Così la presidente Rosanna Repole ha esordito con l’invito a vivere il festival nel segno di una attenzione ai luoghi. “Ambiente ed arte sono i due elementi di questa edizione, accanto alla musica che da anni caratterizza il luglio all’Abbazia“, ha detto. “C’è una connessione forte con l’ambiente e l’accoglienza. Domani (stasera) ci sarà un momento con i centri Sprar. Con ospiti importanti nelle prossime giornate, anche legati a Matera 2019. Questo, in particolare, nella giornata di domenica“.
Nella prima tavola rotonda l’architetto Angelo Verderosa e il sindaco di Calitri Michele Di Maio nel giro moderato da Annibale Discepolo. E la responsabile sviluppo locale e marketing di Legambiente, Alessandra Bonfanti: “Una grande emozione tornare qui al Goleto. Luoghi così siamo abituati a viverli come musei, anche spirituali. Sono luoghi di radici e storia. L’idea di poterli vivere come oggi è un salto di qualità. Gli artisti sono la miccia per confrontarsi, allora si sta davvero costruendo qualcosa“.
Di Maio: “Bellezze naturali evidenti. ma la terra è ancora attaccata. C’è ancora il rischio trivellazioni. Abbiamo impedito l’eolico selvaggio a Calitri, Sant’Angelo, Cairano. Ma a Conza no. E di giorno in giorno la Regione autorizza nuovi parchi“. Stasera Stasera l’apertura della nostra “Un migrante di nome Gesù” di Alessandro Di Blasi. E un dibattito a più voci con i responsabili dei centri Sprar della zona.