De Mita e D’Amelio contro il Pd renziano. La sfida tutta irpina sul fronte della gestione delle istituzioni, sembra oramai esser questa. A confermarlo, semmai ce ne fosse bisogno dopo aver osservato quanto sta accadendo nelle amministrative lionesi, è la votazione all’Asi di questa mattina dove a spuntarla è stato Vincenzo Sirignano. E’ braccio destro di De Mita, sostenuto in sede di elezione proprio dalla D’Amelio con il lavoro dell’altro consigliere regionale Maurizio Petracca. Una vittoria schiacciante quella ottenuta dall’ex sindaco di Mirabella, a discapito di uno stupito Giulio Belmonte appoggiato dal deputato Luigi Famiglietti e dall’ex senatore Enzo De Luca.
Il presidente uscente, convinto di avere i voti giusti per continuare la sua avventura alla guida dell’ente di Via Capozzi, si è trovato con un pungo di mosche considerando, tra l’altro, che l’asse Nusco-Lioni, ha fatto il pieno dei consiglieri nel Comitato direttivo ottenendo l’ elezione di 3 membri su 3 caselle disponibili.
Anche grazie ai voti di Forza Italia, Scelta Civica, e dei diversi sindaci indipendenti, Sirignano incassa ben 24 preferenze contro le 15 del suo avversario. Sconfitto e ammutolito il Pd dei renziani di Luigi Famiglietti e dell’ex senatore Vincenzo De Luca, che vota compatto per Belmonte, con 11 voti sui 15 complessivi dei democrat. Medesimo copione per gli esponenti del Comitato direttivo. L’assemblea prende atto della nomina regionale di Giuseppe Di Iorio, anche lui iscritto al Pd.
Poi vota a maggioranza i sindaci di Flumeri e Melito, Angelo Lanza e Michele Spinazzola, 22 e 21 voti, entrambi nell’asse De Mita-D’Amelio, e conferma con 28 preferenze Gerardo Adiglietti. Ironico più del solito Ciriaco De Mita che “minimizza” sulla vittoria schiacciante incassata e rilancia: “Credo che Sirignano sia l’ uomo giusto ma non so se riuscirà a dare la svolta“. E a chi gli chiede un commento sulla palese sconfitta del Pd risponde: “Dico da anni che il Pd non esiste – ammicca – e le cose che non esistono non scompaiono. Certamente non è una rivincita per quel che è accaduto all’Alto Calore, dove avamo seguito una proposta che avevano fatto. In quella sede – aggiunge – il Pd è stato sconfitto da se stesso“.