Non si scriverà certo la storia, perché l’eventuale rifacimento delle reti idriche e una svolta sui suoli industriali non avverrebbero in tempi brevi. Ma le geografia politica sì. Sono due gli enti nei quali gli amministratori irpini sono chiamati nei prossimi giorni al voto per rinnovare i vertici. La partita di Alto Calore sembra abbastanza scontata. Lo è meno la lotta al Consorzio per lo sviluppo industriale, dove ci si prepara all’ennesimo Risiko su scala provinciale per il controllo di un soggetto che in ottica Recovery plan dovrà dire la sua su piattaforma logistica e alta velocità in Valle Ufita.
Giovedì 20 maggio si vota per Corso Europa. Alla guida dell’ente idrico dovrebbe restare Michelangelo Ciarcia. In quota Pd, vicino all’ex senatore Enzo De Luca, candidatosi alle scorse Regionali, Ciarcia è sostenuto da uno schieramento ampio. Nelle ultime ore è arrivato anche l’appoggio dei mastelliani di Noi Campani. La sua leadership non dovrebbe essere quindi in discussione, nonostante la posizione di netta contrarietà del sottosegretario Carlo Sibilia, che però sindaci votanti sotto la bandiera M5s non ne ha.
All’Asi è tutta un’altra storia e tutta una questione di schieramenti, solidi o liquidi. L’uscente è Vincenzo Sirignano, demitiano di ferro. Oltre al presidente si dovranno anche individuare tre componenti del comitato direttivo (il quarto è di nomina regionale). Da una parte c’è un gruppo che ha dietro i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Enzo Alaia, la delegata regionale alle Pari Opportunità, Rosetta D’Amelio. E l’ente Provincia, che esprimerà due voti. Dall’altro, una coalizione in fieri che vede come sponsor il consigliere regionale Livio Petitto, il deputato Umberto Del Basso De Caro. E l’ex premier Ciriaco De Mita. Ma che non potrà contare sul voto del Comune di Avellino, fuoriuscito dal consorzio da un paio di anni per morosità. Ricordiamo che votano i comuni in cui sono presenti gli agglomerati industriali (sono più di 30) più le società partecipate.
Asi, la cartina. Nella prima coalizione ci sono comuni come Lioni e Calabritto. Lacedonia probabilmente. Solofra ha assunto una posizione non esattamente decifrabile, ma col sindaco Vignola che pure viene dato come possibile candidato alla presidenza. Il primo cittadino di Nusco ha diverse fasce tricolori dalla sua al voto: Altavilla Irpina, Atripalda, Conza della Campania, ovviamente Nusco. E ancora Flumeri e Montefalcione. Il gruppo di sindaci non schierati apertamente non sarà irrilevante. C’è Calitri per esempio, come pure San Mango sul Calore.