All’Asi passa all’unanimità il primo bilancio di previsione dopo l’ingresso al vertice di Vincenzo Sirignano. Ok dei sindaci al piano di risanamento del Consorzio che gestisce le aree industriali (nella foto l’area Porrara). Un piano che secondo quanto detto dal presidente prevede una diversa gestione del personale: quindi un taglio alle retribuzioni. Si tratta di un piano che si propone di risanare le casse entro cinque anni. Attualmente i debiti ammontano a circa 20 milioni di euro, con un grosso buco rappresentato dalla voce depurazione (Cgs). E consistenti perditi mensili.
Ok dei sindaci, si diceva. Ma diverse assenze come quelle dei comuni Morra, Montefredane, Aiello del Sabato. O di Avellino che il cui sindaco in estate aveva fatto approvare una delibera per l’uscita dall’ente. Un po’ a sorpresa, rispetto alle voci circolate nella vigilia, Sirignano ha ottenuto anche il placet del primo cittadino di Solofra, Michele Vignola. Per come è stata prospettata la strategia, non si prevede un’azione importante sul recupero dei crediti spettanti. E nemmeno una diversa strategia sui capannoni inutilizzati.
La riunione però si è tenuta nella nuova sede di Pianodardine, costruita con fondi europei. Sirignano ha poi chiamato la Regione Campania auspicando 6 milioni per l’ammodernamento dei depuratori. Fondi che servirebbero a ripianare i debiti in tempi più stretti.