E’ scontro alla Sirpress di Nusco tra proprietà e lavoratori della ex Almec. Questa mattina si è tenuto un incontro tra la direzione aziendale e sindacato, con la presenza dell’amministratore unico De Lucca, in seguito alle rimostranze della settimana scorsa, davanti allo stabilimento, da parte tute blu della ex Almec contrarie all’assunzione di circa 40 persone.
“La direzione aziendale comunica che su 40 assunzioni solo una quindicina circa saranno dell’ex Almec, il resto saranno assunzioni ex novo”, fa sapere Sergio Scarpa della Fiom Cgil provinciale. Una posizione che, per gli operai rimasti a casa dopo la chiusura per fallimento della fabbrica, è ritenuta ingiusta.
“Nell’anno 2011 i lavoratori tutti hanno lottato, con occupazione dell’Ofantina nei pressi del Comune di Nusco, con manifestazione di massa nei pressi del tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi durante l’iter del fallimento della ex Almec, con sciopero per interi giorni stanziando davanti allo stabilimento notte e giorno, dormendo in auto o sotto a ripari di fortuna, con il solo e unico scopo di salvare la ex Almec ed essere ricollocati. La politica irpina e il sindacato svolsero un egregio lavoro per rilanciare lo stabilimento tramite il gruppo Sira di Bologna”, scrive ancora Scarpa.
“Negli accordi sottoscritti dal sindacato tutto e la direzione della Sirpress si concordò che era intendimento delle parti prevedere un percorso, dopo la sentenza di fallimento, e dell’affitto della ex Almec da parte di Sira Group o di una società del suo gruppo, consenta nell’immediato la conservazione e continuità del sito produttivo e, nel futuro, il suo rilancio al fine del recupero progressivo di occupazione, e che con il verificarsi di opportunità di mercato si dava luogo ad incrementi del numero delle riassunzioni”, conclude il segretario Fiom che poi spiega: “La Fiom crede che sia più che giusto che la Sirpress ricollochi i lavoratori della ex Almec, il dramma sociale di lavoratori cinquantenni che hanno perso il proprio posto di lavoro e che non hanno futuro possa creare forti frizioni sociali è compito di tutti noi, istituzioni, sindacato e politici evitare tali drammi e guerre tra poveri”.
Lunedì mattina le tute blu si daranno appuntamento davanti al municipio di Nusco per chiedere un incontro con il sindaco affinché la Sirpress rispetti gli accordi presi. Intanto anche le segreterie provinciali di Fismic e Uglm, insieme alle Rsu, anch’esse presenti al tavolo di questa mattina, avanzano un ulteriore proposta utile a evitare lo scontro sociale tra over 50 e giovani.
“Abbiamo inteso investire della problematica l’onorevole Rosetta D’Amelio, in qualità di Presidente del Consiglio Regionale, – scrivono – perché possa, subito dopo le festività pasquali, organizzare un confronto a Lioni con i lavoratori, i giovani, i sindaci e gli assessori all’Industria e alle Politiche Sociali della Regione Campania per costruire una soluzione che eviti di lasciare in difficoltà alcuni lavoratori a reddito zero della ex Almec e di altre realtà fallite in Alta Irpinia e favorire nel frattempo l’investimento di oltre 23 milioni di euro presentato in Regione dalla Sirpress. Tutto questo eviterebbe una guerra tra poveri e rilancerebbe il ruolo attivo della politica regionale come strumento utile per la crescita e lo sviluppo dell’Alta Irpinia dando risposte concrete ai problemi”.