Sarà Luca Cipriano, ex presidente del Teatro Gesualdo di Avellino, il candidato del Partito democratico per le Amministrative di maggio in città. La segreteria provinciale ha ufficializzato la scelta dopo giorni di tavoli confronti con i possibili alleati. Su Cipriano dovrebbe confluire la civica Avellino Prende Parte e altri pezzi di sinistra, resta da capire la posizione dei popolari che hanno riferimento a Giuseppe De Mita e di quelli che rispondono al consigliere regionale Maurizio Petracca. Il Pd che si ritrova su Cipriano, che l’anno scorso sostenne i cinque stelle al ballottaggio, non è però l’intero partito. L’area Del Basso De Caro infatti sosterrà come candidato sindaco Gianluca Festa, vicesindaco con Galasso e consigliere comunale con Foti, che è in campo ufficialmente già da una settimana e gode del sostegno dell’ex parlamentare Angelo D’Agostino.
Il comunicato del Partito Democratico, Federazione provinciale. Il Partito Democratico ha favorito un articolato processo di discussione pubblica, con l’obiettivo di aprire un confronto con le forze democratiche e progressiste attive nel capoluogo. Per il Partito Democratico la costruzione di un percorso partecipato ha rappresentato non solo una scelta metodologica necessaria ed utile alla città, ma ancor più un momento di confronto indispensabile a favorire l’opportuna rigenerazione del Centro Sinistra, facendo emergere nel dibattito politico forze ed energie nuove coltivate nel campo dell’associazionismo, dell’impegno civile, della rappresentanza culturale, del contrasto all’illegalità. In tale ottica il fermento registrato in città nelle ultime settimane non può che giudicarsi positivo, con il Partito Democratico che ha partecipato ad eventi, assemblee ed iniziative pubbliche con l’obiettivo di ascoltare ogni indicazione e suggerimento necessario alla costruzione di un progetto di governo serio per Avellino. Un perimetro di valori, idee, donne ed uomini che potessero al meglio incarnare la sfida ambiziosa di una proposta politica che non fosse frutto della semplice sommatoria di singole appartenenze, ma rappresentasse senza mezzi termini un campo ampio, coerente, lineare, trasparente.