IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Cancellato da ignoti il murales delle polemiche, realizzato dall’artista Carlos Atoche su uno dei tanti “buchi a cielo aperto” del centro di Avellino in Viale Italia. Una Madonna, o forse una donna, con in braccio un essere a metà tra uomo e animale a prima vista. Una scimmietta in realtà.

Polemiche e scontri sulle pagine Facebook “Avellinews” (da cui è tratta la foto) e “Irpinia Paranoica”. Tantissimi a difesa dell’artista e del disegno. “Ha resistito pochissimi giorni: la piccola borghesia non poteva tollerarlo”, c’è scritto sulla foto postata da Irpinia Paranoica. E Avellinews rincara la dose, sempre ironica e da prendere con leggerezza ma stavolta abbastanza diretta: “L’esercito cattobigotto entra in città e distrugge le opere d’arte”.

Sulle pagine pro e contro. “Un’azione del genere sottintende pericolosissime derive sociali. Spero non si tratti di giovani: sarebbe l’ennesimo smacco ad una città umanamente al collasso”, dice un utente riferendosi alla distruzione del murales.

Altri sembrano approvare: “Avellino e in distruzione perché ci sono persone cosi ad abitarla persone che contestano che è stato cancellato quel murales invece di prendere chi a fatto quel disegno e spaccargli una pala sui denti e sai perche? Perché gli era stato chiesto gentilmente di modificare un pò il soggetto visto che ci sono persone che ci tengono a queste cose…”.

Insomma, sui social irpini è la notizia del giorno. E adesso c’è chi teme per il murales di Millo nei pressi della ferrovia del capoluogo. Murales-mania. Da Bonito a Lioni e ad Ariano, negli ultimi anni in tantissimi hanno dipinto le mura anonime dei palazzoni nostrani. Nessuna opera è stata contestata in provincia, quella di Avellino ora non esiste più.