Misure cautelari per 19 persone. Detenzione, spaccio di droga ed estorsione le ipotesi di reato. Tre persone in carcere, tutte di Avellino. Per la Procura avrebbero gestito lo spaccio in città e nell’hinterland durante il lockdown. L’operazione portata a termine stamattina dai Carabinieri del comando provinciale si chiama “delivery”. Droga a domicilio per i clienti, con i pusher che con varie tecniche eludevano i controlli delle forze dell’ordine durante la quarantena. Cocaina, hashish e marijuana. I carabinieri, che seguivano la rete criminale anche prima del lockdown, hanno indagato per mesi prima di sferrare il colpo.
Alcuni spacciatori minacciavano gli acquirenti, alcuni percettori di reddito di cittadinanza, per ottenere i pagamenti. Pagamenti che spesso venivano effettuati ad accredito avvenuto. È una delle particolarità emerse nelle indagini. Circa 60 i clienti abituali. Ma per la prima volta sono stati individuati laboratori artigianali per la lavorazione di stupefacenti in provincia. In particolare 3 stanze, dove veniva sintetizzata la cocaina e prodotto crack.
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