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Azienda forestale dell’Alta Irpinia work in progress

Tra due-tre mesi definiremo la proposta progettare sulla forestazione in Alta Irpinia”. Lo ha detto Raoul Romano, coordinatore del gruppo di lavoro di Afai, la costituenda azienda forestale inserita nel progetto pilota. Ieri l’ultimo workshop on line con imprenditori, Gal, altri attori territoriali e amministratori. Oggi inizia la fase di concertazione con i singoli comuni. A due anni e mezzo dallo scontro che ha tenuto sotto tensione il tavolo dei 25 sindaci, si iniziano a intravedere le battute finali. Tuttavia gli obiettivi non sembrano ancora definiti. Si è parlato ancora una volta di tutti gli aspetti, forse troppi, di un soggetto che dovrebbe tenere il “governo” delle aree boschive tra Montella e Monteverde. Dall’economia del legno al turismo.

Allora ieri il primo cittadino di Montella, uno dei principali territori coperti dal bosco, ha chiosato a margine dell’incontro: “Nel comprensorio di Montella il patrimonio boschivo è importante e in parte abbandonato. Coniugare la cura del bosco con piccoli impianti che producano pellet, per fare un esempio, è una strada percorribile. Sulla castagna spingiamo perché si attrezzino industrie di trasformazione del prodotto. Se questo è l’approccio della futura azienda forestale noi ci siamo appieno”. Così il sindaco Rino Buonopane. 

Per le verità anche lo stesso Romano ha messo qualche limite al tipo di interventi che l’azienda sarà in grado di mettere sul campo: “Il progetto forestazione si connette con altre iniziative, è complementare, senza sostituirsi a queste. Se pensiamo a una pista ciclabile l’azienda potrà intervenire con opere di cartellonistica con materiale realizzato in loco magari”.

Azienda significa imprenditori, vuol dire operare indipendentemente dai fondi pubblici. E i dubbi di un imprenditore del legno come Luigi Iavarone, espressi in un precedente webinar, restano ancora tutti in evidenza. “Superficie boschiva altirpina insufficiente per costruire un’economia del legno di filiera corta”. E allora l’esordio del coordinatore “che fare? con che scelte?” dice abbastanza di un percorso che necessita di qualche altro tassello per poter partire. Uno di questi tasselli è rappresentato dagli imprenditori appunto, al momento non ancora pienamente operativi.

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