Opposizioni all’attacco della sindaca a Bagnoli Irpino per la gestione dell’emergenza coronavirus e le modalità di comunicazione. “Innanzitutto solidarietà ai cittadini che sono stati e sono direttamente colpiti. E a tutti Voi. Possiamo dire che la nostra comunità sta reggendo, nonostante tutto“, scrivono i consiglieri Maria Vivolo, Domenico Frasca, Roberto Vivolo, Margherita Dell’Angelo, Giuseppina Di Crescenzo.
“Ma c’è una situazione di stallo in cui versa il nostro comune a causa della inefficienza della amministrazione capeggiata dalla sindaca Teresa Anna Di Capua. La inadeguatezza e la approssimazione, e siamo buoni, dell’operato della sindaca e della sua pseudo-amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. Tra sabato e domenica – sottolineano i consiglieri – siamo giunti all’assurdo: un sindaco che a suon di comunicati smentisce i suoi stessi comunicati! Un sindaco che è noto per i suoi provvedimenti copiaincolla. E a volte sbaglia pure a copiare! Un sindaco che improvvisamente si risveglia dal letargo in cui ormai versa da tempo per adottare ordinanze di chiusura di esercizi commerciali: perché tali ordinanze sono state emesse adesso e non in passato?”.
Attacco durissimo: “Emerge l’immagine di una donna allo sbando, sola al comando. Da tempo, ormai, la nostra sindaca è completamente incapace di affrontare l’ordinario; figuriamoci la situazione di emergenza che stiamo vivendo. È un sindaco che non risponde a telefono ai propri concittadini. È un sindaco completamente assente nella propria comunità e tra i propri concittadini. È un sindaco che ha come unica forma di comunicazione coi propri concittadini il “bollettino serale” fatto rigorosamente tramite facebook e telegram. Evviva il nostro sindaco che ama tanto la tecnologia ma evita accuratamente il colloquio coi propri concittadini“.
Nel nel mirino finisce anche il vicesindaco Rino Ferrante: “Dov’è Rino Ferrante? Ci giungono notizie che si trovi in quel di Avellino. Ma a Bagnoli è assente da prima che iniziasse la crisi epidemiologica. Però al contempo, e senza nemmeno interfacciarsi con la categoria degli operatori turistici i quali attendono ancora una risposta alla nota dagli stessi presentata, rilascia interviste a quotidiani locali per i suoi personali progetti sul rilancio turistico del Laceno“.
“Il vicesindaco – si legge nel documento delle minoranze – ha ben compreso il proprio ruolo istituzionale? Conosce le proprie responsabilità nei confronti delle categorie di cittadini che pure si riconducono ai suoi assessorati? Il vicesindaco Rino Ferrante ha capito la gravità della crisi del settore turistico-alberghiero, della castanicoltura, della categoria dei tartufai e delle aziende agricole? La crisi già attanagliava la nostra comunità, ora comincia ad avere aspetti drammatici. Lo ha capito? Gli chiediamo una cortesia: quando e se metterà piedi di nuovo a Bagnoli Irpino gradiremmo di essere avvertirti! Saremo ben lieti di accoglierlo con tutti gli onori, compresa la banda all’ingresso del paese!“.