Paolo Foti continua a cinquettare e postare. Qualche giorno fa se l’era presa coi gufi che prevedono una défaillance della sua amministrazione sul voto al bilancio di previsione. Oggi un nuovo tweet, in coincidenza con la riunione dei capigruppo che ha rinviato a data da destinarsi (probabilmente il 1 settembre) la seduta inizialmente prevista per il 24 agosto.
Rinvio motivato da un errore procedurale dato che i tecnici comunali avrebbero inviato al Consiglio un documento sbagliato. Di qui la decisione di rimandare la discussione, così da dare a tutti il tempo necessario per leggere il testo da sottoporre a voto.
Nel mirino di Foti oggi il collega di partito Luigi Famiglietti. Non fa il suo nome esplicitamente, ma è chiaro che il suo tweet, condiviso anche a mezzo Facebook, sia indirizzato a lui. “Leggo dichiarazioni intrise di risentimento di un parlamentare riguardo la città – scrive – e mi chiedo quale attenzione essa ha ricevuto da lui”.
Clima tutt’altro che sereno insomma in casa PD dove lo scontro tra renziani della prima, seconda o addirittura terza ora apertosi dopo le Regionali sta tenendo banco da settimane, con ricadute anche sulla città.
Si invocano dimissioni, del segretario del partito e del sindaco, ma la conta nell’uno e nell’altro caso ancora non ha avuto luogo. Per quanto riguarda la città, la seduta sul bilancio potrebbe rappresentare proprio il momento della resa dei conti.
Foti intanto twitta e lancia bordate. Tra i commenti della gente comune, qualche incoraggiamento ad andare avanti e molte lamentele. I cantieri ovunque, le periferie abbandonate al proprio destino, qualche inchiesta di troppo, la mancanza di autonomia nelle scelte e il macigno debito. Queste le accuse mosse dagli avellinesi a un sindaco che in questi giorni prova a reagire sui social: ultimo ruggito del leone ferito o un suonare la carica per mettere in fuga i nemici?