Un mese dopo l’ok al finanziamento del progetto Lioni Smart Land (leggi qui), il Comune altirpino incassa pure l’approvazione da parte della Regione Campania dell’ultimo tassello necessario alla partenza di Borgo 4.0. Il decreto dirigenziale 143 del 06 maggio, infatti, finanzia per 1, 7 milioni di euro la cittadina di Lioni per interventi di riqualificazione delle infrastrutture urbane al fine di renderle idonee allo sviluppo di nuovi modelli di mobilità sostenibile e sicura: a idrogeno, elettrica, driverless o semi automatica. Approvata pure la convenzione tra Regione e Comune, utile appunto all’avvio dei lavori.
Il restyling delle strade e dei quartieri non sarà fine a stesso, ma fungerà da base per l’avvio della sperimentazione dell’auto a guida intelligente grazie al coinvolgimento di imprenditori come Paolo Scudieri di Adler group. E sarà quello il momento centrale del progetto Borgo 4.0. “Cinquanta imprese, cinque Università, centri di ricerca per un piano complessivo di investimenti di 76 milioni di euro – scrive entusiasta sui social il sindaco Yuri Gioino – Innovazione tecnologica e transizione ecologica sono i pilastri del cambiamento che dovrà farci ripartire dalla grande crisi determinata dal coronavirus, e questa sarà una immensa opportunità per i giovani e per le imprese dell’intero nostro territorio. Con la trasmissione ai nostri uffici dell’ultimo decreto, Lioni è ufficialmente Borgo 4.0“.
Il progetto si propone di adeguare le caratteristiche infrastrutturali di alcune zone rendendole smart road. Individuati quattro percorsi: due coincidenti con il centro urbano a medio e alto volume di traffico, uno consistente nell’ex area 7 che da quartiere prefabbricato del post terremoto, attualmente smantellato, si trasformerà un luogo per la sperimentazione in sede protetta, diventando una pista di collaudo dei veicoli a guida automatica. Infine, l’area Pip dove a condizioni di traffico limitato e con chiusure programmate sarà possibile testare i veicoli idonei a raggiungere alte velocità.
Non si apriranno fabbriche e non partiranno assunzioni. Ma il paese cambierà aspetto con l’ambizione di attrarre imprenditori e investimenti, generare partnership in un circolo virtuoso capace di creare le condizioni per trattenere giovani in Alta Irpinia.