Aumentano in modo preoccupante i casi di bullismo nelle scuole della Campania. È quanto emerge da una ricerca sul fenomeno realizzata dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania che ha coinvolto 221 scuole sul territorio regionale pari al 22% della popolazione scolastica totale.
I risultati dello studio sono stati presentati questa mattina a Napoli alla presenza dell’assessore alla Formazione Chiara Marciani, della presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e del questore Antonio De Iesu che ha sottolineato: “Il fenomeno cresce perché oggi c’è maggiore consapevolezza del problema e perché viene amplificato dall’invasività delle nuove tecnologie. Fondamentale quindi è il ruolo delle scuole e il coinvolgimento dei giovani che devono essere in prima linea nel riconoscere e denunciare i casi di bullismo e cyberbullismo”.
661 gli episodi conclamati venuti fuori dalla ricerca e verificatisi nell’anno scolastico 2016/17, dei quali 364 nella provincia di Napoli, 171 a Caserta, 35 ad Avellino, 30 a Salerno e 16 a Benevento. Seppure in maniera meno drammatica rispetto all’area costiera, l’Irpinia si pone al terzo posto della classifica, prima tra le province minori per dato demografico. I casi in genere si concentrano sempre nelle stesse scuole i cui docenti si rivolgono innanzitutto alle famiglie, poi ai dirigenti scolastici e al Consiglio di classe e solo in ultima istanza ai servizi sociali. Fondamentale per gli insegnanti anche il ruolo dei loro colleghi ed eventualmente degli esperti. EEmblematiche due realtà napoletane e casertane dove sono stati registrati 70 e 90 episodi.