Ottimi risultati ma ancora tanto lavoro da fare. È quanto emerso dalla conferenza di Irpiniambiente questa mattina ad Avellino. L’azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti ha mostrato i dati positivi dell’ultimo anno, relativi al capoluogo e a quelli che sono stati definiti i “comuni canguro”, per i salti in avanti compiuti dal 2017 al 2018. Tra questi, con almeno il 9% di incremento, ci sono Cassano Irpino, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Aiello del Sabato, Cervinara e Ospedaletto d’Alpinolo. “Attraverso nuove azioni politiche di investimenti effettuate nel corso del tempo, nonostante le difficoltà nel mercato dei servizi pubblici al Sud, abbiamo cercato di dare risposte concrete ai bisogni del sistema e continueremo a darle a quei comuni che attendono una risposta. Anche se abbiamo una normativa regionale precaria, continueremo a sostenere investimenti e a guardare avanti perché il futuro non aspetta”, ha dichiarato l’amministratore unico di Irpiniambiente, Nicola Boccalone.
Da 2013 il nuovo piano industriale adottato dai primi comuni ha registrato negli anni successivi un aumento minimo ma costante della raccolta differenziata per poi arrivare al 60% nel 2018. Nel capoluogo, dopo un calo fino al 2017 dovuti all’arretratezza delle autorizzazioni, con l’avvio del nuovo piano e il sistema dei carrellati, ci sono stati incrementi mai registrati in tutta Italia, fino a raggiungere il 71,84% nel 2018. Dato che se dovesse continuare a crescere, potrebbe portare Avellino, ultima nel 2017 a livello regionale, al primo posto nel 2018, e da 95esima a 18esima nella classifica nazionale, se i dati degli altri comuni dovessero rimanere invariati.
Tra i risultati raggiunti, oltre all’incremento della raccolta differenziata, anche il rinnovo dell’autorizzazione di Flumeri, l’acquisto di automezzi nuovi per circa 7 milioni di euro, una nuova struttura a San Martino Valle Caudina, con la scommessa di investire in quel territorio e ampliare i servizi. Ma soprattutto la modernizzazione della cornice amministrativa delle attività dello Stir, con il piano di messa in sicurezza che è in attesa del finanziamento definitivo, e con la nuova Aia che “rappresenta – ha sottolineato Boccalone – un unicum a livello regionale rispetto alle altre abbastanza datate, e per la quale sicurezza ci sono stati investimenti di circa un milione di euro. Il mio grazie va a tutti i sindaci – ha concluso -. Avellino è stata l’unica provincia che ha saputo recepire in modo perfetto Legge 26 del 2016 sui rifiuti. Con la capacità di fare da sentinella del territorio, evitando discariche abusive”.
Due gli obiettivi principali per il 2019. Consolidare i risultati ottenuti e verticalizzare le attività dell’azienda, attraverso la sperimentazione e l’innovazione tecnologica, per rendere il sistema autosufficiente, prevenire emorragie e contenere i costi. E proprio di sperimentazione ha parlato il presidente della provincia di Avellino, Domenico Biancardi: “Quelli che leggiamo oggi sono dati importanti che vanno a premiare i sindaci che si stanno impegnando con grossi sacrifici. Irpiniambiente, Comea e Arpac hanno avviato un protocollo di intesa per effettuare uno studio in provincia, l’unico centro gestito in maniera adeguata. Tra qualche mese avremo il primo esperimento in Italia di trattamento dell’umido con un macchinario in acciaio che viene dall’America e che potremo utilizzare gratuitamente e senza impegno con il controllo dell’Arpac. Dopodiché potremo pensare di investire e collocare tale macchinario nelle varie isole ecologiche con un abbattimento sui costi dell’umido. Costi che potranno essere abbattuti anche sugli ingombranti con isole ecologiche in Valle caudina e nella valle di Lauro”.
Anche secondo Michele Buonomo, delegato di Legambiente Campania, quello compiuto negli ultimi mesi è un lavoro straordinario, “ma ora bisogna passare dai termini percentuali alla qualità, che è quella che consente di avviare il riciclaggio dei materiali e creare un’economia sana. Con un lavoro razionale la raccolta differenziata diventa elemento di grande importanza strategica, sia economica che ambientale e sociale. L’Irpinia è una realtà molto attenta alle questioni ambientali, le persone conoscono la purezza della vita e del lavoro, bisogna solo far capire loro che ne vale la pena anche in termini economici. Avellino è la provincia più virtuosa non solo della nostra regione”.