L’opposizione del gruppo “L’Abbraccio” chiede la convocazione del consiglio comunale a Calitri. E le dimissioni del sindaco. Questo dopo l’uscita di scena dell’assessore Vito Fierravanti. Alla minoranza si associa anche il gruppo extraconsiliare che fa capo alla Lega.
La posizione dell’Abbraccio con la capogruppo Roberta Tornillo: “Prendiamo atto delle dimissioni dell’assessore Vito Fierravanti e gli riconosciamo il coraggio e la dignità che ha dimostrato in questa decisione. Quando ci si rende conto che non sussistono più né i presupposti, né le condizioni per tenere fede al proprio mandato e per attuare un programma elettorale palesemente propagandistico , ingannevole nei contenuti e smentito dai fatti , è tanto giusto quanto opportuno fare un passo indietro.
Capitolo economico. Gli effetti della crisi economica che stiamo vivendo si stanno sentendo in maniera ancora piu devastante nella nostra comunità. Nessuna iniziativa a supporto è stata presa né ve ne sono in programma.
L’ente Fiera, nato come supporto per le comunità dell’Alta Irpinia, ha smarrito il suo scopo principale. Le attività economiche sono state abbandonate al loro destino e nessun aiuto è mai arrivato a loro sostegno. Sono state aumentati i tributi locali, nonostante i proclami sui fantastici risultati ottenuti nella lotta all’evasione.
Capitolo Lavori pubblici. Fino ad oggi dei tanti lavori promessi non ne è partito alcuno. Tante imprese sono state prese in giro con false promesse di imminenti lavori che non vedranno, purtroppo, mai la luce. Capitolo decoro urbano. Nonostante lo slogan di una Calitri pulita tutti registrano gli altissimi livelli di sporcizia in cui versa il paese.
Il randagismo sta rendendo pericoloso, in certe zone, uscire in sicurezza. Fino a quando durerà la fortuna che non si verificheranno incidenti? Con queste premesse con quale ardire si può sostenere di puntare ad un turismo locale che possa far da volano per le attività economiche? Noi avremmo amministrato in maniera totalmente opposta a quanto fatto fin ora dalla maggioranza. La volontà popolare è stata chiara. Tocca alla maggioranza rispettarla realizzando, se ci riesce, il suo programma. L’alternativa sono le urne e non vivacchiare come fatto fin ora”.