Omessa bonifica e omissione di atti di ufficio. Con queste accuse è stato rinviato a giudizio l’attuale sindaco di Calitri, Michele Di Maio, insieme a due ex primi cittadini: Antonio Rubinetti e Giuseppe Di Milia. A giudizio anche il capo dell’ufficio tecnico di Calitri, Giuseppe Piumelli. La vicenda è quella relativa alla ex Palcitric. Nello stabilimento, eredità del post-terremoto e adesso cimitero industriale, erano e sono presenti rifiuti speciali mai smaltiti: il Gup ha ritenuto ci fossero i presupposti per il processo accogliendo l’impianto della Procura avellinese.
La Palcitric di Calitri fallisce nel 2002. Nel 2013 comincia invece la battaglia ambientale per rimuovere i rifiuti presenti. La battaglia è capitanata anche dallo stesso Michele Di Maio che di lì a poco diventerà sindaco. Foto e denunce da parte del rappresentante di Legambiente. Ma il problema è che i rifiuti, poi saranno a giudici a stabilire le responsabilità, resteranno lì anche nei mesi seguenti. Messi in sicurezza ma non rimossi. “La ditta incaricata ha finalmente presentato al Comune la dichiarazione di inizio attività per smaltimento e smantellamento. Resto fiducioso su tutti i fronti e sono tranquillo“, dice Di Maio. Il sequestro della fabbrica da parte dei carabinieri risale al dicembre del 2016. Da allora si cerca di lavorare per liberarsi dei materiali presenti. Ma la vicenda giudiziaria andrà comunque avanti: prima udienza ad aprile.