Consiglio Comunale a Caposele con unico punto all’ordine del giorno. Ma si è parlato brevemente anche di rifugiati e lavori pubblici. L’ordine del giorno era il reintegro dell’architetto Salvatore Conforti, decaduto con delibera consiliare nel novembre del 2015 a causa di tre assenze consecutive non giustificate. Il Consiglio di Stato gli ha ridato il suo posto. L’ennesima vicenda, dopo la condanna del super-assessore Malanga, che ha scosso il percorso amministrativo della maggioranza.
Un Consiglio dai toni duri tra il sindaco Pasquale Farina e la minoranza, che però non ha visto il coinvolgimento diretto di un Conforti seduto ancora tra il pubblico. Il capogruppo di opposizione, Antonio Cione, ha affermato secco: “Caro sindaco oggi mi sarei aspettato le tue dimissioni. Stiamo vivendo una fase difficile e la tua amministrazione si sta arrampicando solo sugli specchi” facendo anche lieve accenno al blocco della Pavoncelli bis, al centro Sprar. Aspetti su cui ha risposto il vicesindaco Donato Cifrodelli. Quest’ultimo ha tentato di conciliare i contrasti e gli inviti (considerate provocazioni da Farina) della minoranza. “Abbiamo lavorato e stiamo portando avanti dei progetti” annunciando anche una intesa per i centri Sprar con quattro comuni altirpini tra cui Teora. Il sindaco Farina, a poco più di un anno dalla scadenza del mandato, replica stizzito alle accuse: “Non mi dimetto. Governiamo perché ce l’hanno chiesto 1500 persone“.
Ritornati sul nodo critico il consigliere Melillo ha accusato il sindaco di “costringere i cittadini a sopportare l’applicazione non democratica delle leggi”. Un Consiglio convocato alle 14:30. “Per evitare dialogo e partecipazione civica” sostiene ancora la minoranza. L’ormai ex-consigliere Amerigo Malanga, subentrato in tempi piuttosto brevi a Conforti, non era presente al turbolento Consiglio di oggi. Le sorti del futuro dell’Amministrazione potrebbero anche dipendere dal reintegrato consigliere. Eletto nella lista della maggioranza, potrebbe aderire al gruppo di opposizione.