Carmen e La Zucca bianca, un mondo di carta e sogni

Carmen Graziosi è un architetto di 32 anni, originaria di Sturno, trasferita a Reggio Emilia e poi ad Alessandria. Da piccola amava disegnare. Lo faceva ovunque: sui fogli di carta, cartoncini, vetro, tela.. e sì.. anche sulle pareti di casa come tutti i pargoli fanno! Disegnava ovunque: nella cameretta, all’aperto, a scuola: ogni occasione andava bene per manifestare i suoi sentimenti attraverso immagini più o meno distinte. Quegli scarabocchi erano il preludio di un’arte più consapevole e profonda. Crescendo, infatti, questa sua inclinazione è diventata linfa vitale, ossigeno, prendendo una forma più distinta. Carmen ha inseguito la sua passione anche all’estero. Quando aveva 17 anni, infatti, si è occupata di un’intera scenografia per una recita scolastica di una scuola londinese. Era il suo primo vero incarico, un compito importante che l’ha fatta crescere tanto. Ha affrontato un viaggio con una valigia piena di sogni, creatività e fantasia: piccola in una città enorme. Successivamente si è laureata a pieni voti in architettura e ha lavorato presso alcuni studi, si è anche cimentata nella libera professione.
Una volta arrivata ad Alessandria, però, si è improvvisamente bloccata. Si è fermata a pensare, a rimuginare: “Che ne è stato della mia passione?”. Riporre un sogno nel cassetto fa male, soprattutto se si tratta di un desiderio coltivato nell’infanzia. La bambina di 3 anni avrebbe apprezzato la vita della donna ormai matura? Si è chiesta Carmen più e più volte. No. Quella piccola creatura non lo avrebbe accettato di certo. Che fine hanno fatto i fogli e le matite colorate che prima erano sparse in casa in ogni dove? Quelli non sono mai stati semplici attrezzi, ma l’anima dei suoi lavori, delle sue creazioni. Così Carmen ha deciso di riprendere a disegnare. Lo ha fatto in maniera spontanea e naturale, come se si fosse fermata per un periodo solo per riflettere un pò. Ha rispolverato tutto il materiale, ha fatto un respiro profondo e, seduta alla scrivania, ha capito che era quella la strada giusta da intraprendere. La Zucca bianca nasce così, dopo un momento di stallo e di confusione, un pò per gioco, un pò per diletto.
Carmen è stata incoraggiata dalla cognata Francesca che si rivolgeva spesso a lei per disegnare illustrazioni e loghi. Dapprima apre una pagina su Instagram e il primo post risale a marzo 2016: riguarda la festa di baby shower di Giorgia, la figlia di Francesca. Carmen ha iniziato così a mettere una serie di foto dell’evento, dettagli che non sono passati inosservati agli occhi dei follower che hanno iniziato a seguire la pagina e a commissionarle dei lavori. Nasce l’esigenza di creare un logo, un’immagine che potesse identificare Carmen e la sua passione. La zucca è il simbolo della sua infanzia: da piccola Carmen amava Cenerentola e ogni volta rimaneva estasiata dalla trasformazione della zucca in una enorme carrozza di cristallo scintillante! Niente avrebbe identificato meglio la pagina! Il logo, ovviamente, se lo è disegnata da sola. È in fieri, in trasformazione continua, ecco perché è avvolta da magiche scintille che riportano la mente a ricordi bellissimi e fanno sognare. Così è anche il lavoro di Carmen, in continua evoluzione.
Poi ha scelto un pubblico di riferimento e, dopo un’attenta analisi, ha optato per: mamme e bambini. Un pubblico vasto e vario, ma allo stesso tempo complesso. La grafica di Carmen ha iniziato ad essere più specifica, indirizzata appunto al suo pubblico (quadretti nascita, illustrazioni, party kit). Poi ha esteso i suoi lavori a piccoli e grandi eventi che caratterizzano la vita di tutti. Le mamme si sono appassionate alle sue splendide creazioni che profumano di dolcezza, di purezza, di magia e di sogni e si sono lasciate cullare dalle nuance tenui utilizzate, dai piccoli orsetti, dalle bellissime mongolfiere, dalle divertenti girandole disegnate e realizzate. Basta dare un’occhiata veloce alla pagina La Zucca Bianca per rendersi conto che non è fatta con amore, ma è fatta d’amore. Di piccole cose che rendono la vita più bella. Le sue piccole opere sanno di zucchero filato e di infanzia. Un tuffo bellissimo nel passato felice, quello bello, fatto di caramelle gommose e di cadute per strada che non facevano mai così male tanto da dover interrompere i giochi. Sono semplici e allo stesso tempo curate nei dettagli, candide. Raccontano mille e mille storie diverse: tutte intrise di ricordi e di sentimenti veri.
L’intero processo è affidato alla ragazza: dall’ideazione al disegno, dalla stampa al confezionamento, fino ad arrivare alla spedizione e alla comunicazione con i clienti.Addentrandosi sempre più nel mondo del web, dei social, ha scoperto un mondo prima oscuro: una fetta dell’artigianato Italiano, spesso considerato marginale. Una fetta della popolazione formata da uomini e donne di grande talento, mamme imprenditrici che sono state licenziate proprio perché aspettavano un bambino e così via. Situazioni che spesso ignoriamo, ma che danno vita ad un rete fitta e spessa di creatività, di sacrifici, di passioni diverse che si intrecciano. Sono piccoli imprenditori che, partendo da zero, si sono reinventati cucendosi addosso un mestiere nuovo, senza mai scoraggiarsi, perdersi d’animo.
Avendo iniziato da relativamente poco e senza alcuna guida, ho ancora molto da imparare e da approfondire – afferma Carmen- Sono fiduciosa, però. Ad oggi è l’attività che occupa prevalentemente le mie giornate ed è mia intenzione portarla avanti, perché credo ne valga la pena”.
Giusi Rosamilia

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Ama la scrittura, la moda e gli animali. Solare, determinata, sognatrice.

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