A Chiusano San Domenico è stato inaugurato il primo ambulatorio infermieristico comunale della provincia di Avellino. Somministrazione farmaci, prelievi ematici, ausili per protesi sono alcuni dei servizi. Gratuiti per due giorni a settimana. Con fondi messi a bilancio dal sindaco Carmine De Angelis. “Non parliamo di un’innovazione assoluta, ma in Irpinia lo è. L’idea nacque negli anni Settanta in Inghilterra, nei Novanta si diffonde in alcune regioni del Centro Italia. Ora diventa un approccio necessario nelle aree interne. Dopo la crisi economica e la ricaduta sul welfare, in questo modo si viene incontro ai pronto soccorso, ai malati fragili e ai familiari“, ha detto sabato mattina il medico e scrittore Giovanni Savignano.
Convegno con il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, il deputato generoso Maraia e il senatore Ugo Grassi. Il primo cittadino: “Speriamo sia anche un esempio. Questi dovrebbero essere ovunque i noccioli dell’organizzazione primaria della sanità. Meno apparato, meno dirigenze, più servizi tangibili per i cittadini», dice De Angelis. “Iniziamo a compensare le carenze della sanità con una serie di servizi gratuiti, non solo per Chiusano ma anche per le comunità limitrofe. Un welfare di comunità per pensare a una sanità in termini di rete e non di vertice“.
Carlo Sibilia entusiasta del modello Chiusano e critico nei confronti del sindaco di Riace. “Vedete? Si può fare. Una grande iniziativa che mette insieme risorse europee, comunali e professionalità del luogo. Ecco cosa può fare un sindaco, non come chi finisce sotto inchiesta per la gestione dei migranti. Vogliamo invertire la tendenza totalmente. Stiamo lavorando per uscire da una formazione culturale sbagliata, quella del taglio. Non ha nessun senso tagliare un miliardo per la sanità. Come non ha avuto senso falciare i tribunali, con le chiusure che hanno depauperato il territorio irpino“.