Una cerimonia sobria e sgonfia di retorica. Così Nusco e l’Irpinia hanno dato l’estremo saluto ad Agostino Della Gatta. La sua morte improvvisa nella notte tra domenica e lunedì, in ospedale ad Avellino, ha lasciato attonita un’intera provincia. Ma l’eco della notizia è arrivata ben oltre i confini irpini: sulla homepage dell’associazione nazionale Alberghi diffusi ieri c’era il volto sereno di Agostino nel “suo” borgo. Cattedrale nuscana gremita: tantissimi gli amici, i colleghi, i giornalisti, quanti in passato avevano avuto il piacere di lavorare con lui, quanti avevano ancora progetti in essere.
Il Gal Cilsi, Asforin, il Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia, le Pro Loco. Tutti in chiesa per testimoniare un dolore comune, ma anche per ritrovarsi e, chissà, magari ridare slancio alle sue idee e alle sue azioni. “Dovevamo sentirci proprio lunedì mattina, stavamo chiudendo la scrittura di un progetto”, uno dei commenti ascoltati al cospetto di Sant’Amato. C’era Pietro Mitrione che con Agostino ha condiviso la battaglia per la riapertura della ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio; c’era Francesco Celli di Info Irpinia, un altro innamorato difensore della nostra provincia; Vincenzo Petruzziello, ex segretario provinciale della Cgil, compagno di lotte che spesso Agostino ha combattuto riservando ad altri la prima fila.
“Quando a lasciarci è una persona così giovane – è stato il messaggio dell’omelia – ci chiediamo se Dio ci voglia davvero bene. Eppure Lui ci comprende: Suo figlio è morto in croce a soli 33 anni lasciandoci una speranza”. Tra i banchi tanti amministratori che nell’ultimo decennio hanno potuto contare su Agostino e la sua Irpinia Turismo per promuovere il loro territorio: Luigi D’Angelis da Cairano, Stefano Farina da Teora, il vicesindaco di Nusco Walter Vigilante, Salvatore Vecchia da Cassano Irpino, Beniamino Palmieri per Montemarano. E se qualcuno ci è sfuggito, perdonateci… Non poteva mancare Giovanni Romano, il primo cittadino di Castelvetere, il borgo che Agostino animava da gestore dell’Albergo diffuso assieme all’amico Gerardo Stabile. Anche la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio ha voluto portare alla famiglia le sue condoglianze. E ancora: il regista Assanti, Dario Bavaro e Angelo Verderosa, Francesco Cataldo, Vincenzo Pacifico, Luciano Colucci. Il silenzio dentro e fuori la chiesa, le lacrime contenute e un raggio di sole timido, come timido era il suo grande e generoso sorriso, durante il viaggio del feretro verso il cimitero di Nusco. Un addio composto ed elegante. Ciao Agostino!