Cambia idea sulla ferrovia Avellino-Rocchetta il presidente Ciriaco De Mita. Lo fa in un convegno sul tema organizzato al liceo “De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi. Il sindaco di Nusco in passato si era mostrato scettico sulla riapertura, sebbene a scopo turistico. Il nipote Giuseppe, da parlamentare, aveva proposto la trasformazione dei binari in pista ciclabile. Davanti agli studenti De Mita dice: “Io pensavo che la ferrovia andasse ripresa, ma che prima di ricostruire la ferrovia avremmo dovuto costruire le ragioni dell’arrivo, dell’accoglienza. Mi sono convinto però che si può fare l’inverso, a patto che si lavori all’area pilota. Io sarei contento se la Giunta regionale ci desse una mano ad accelerare su questo. Ad esempio: la ferrovia sì, ma anche la stazione sciistica di Bagnoli Irpino andrebbe ripresa. Perché è oggettivamente il punto di attrazione principale di questo pezzo di territorio. Questa è un’occasione per arricchire l’offerta turistica. Spesso arrivano qua persone che guardano e se ne vanno. La ferrovia può essere indicata come l’inizio di una speranza“.
Meno entusiasta il presidente di Confindustria Avellino Giuseppe Bruno: “Dobbiamo decidere cosa ne vogliamo fare. Vogliamo proporre ogni tanto la gita fuori porta? Dovremmo fare delle scelte tenendo conto dello sforzo organizzativo che richiede ogni treno“. Il numero uno degli industriali irpini allarga quindi il ragionamento. Va bene parlare di sviluppo attraverso l’agricoltura, o l’artigianato. “Ma i vari assi – spiega – dovrebbero camminare di pari passo. Ora va di moda il turismo, e io lo sostengo. Ma l’Avellino-Rocchetta andrebbe elettrificata, modernizzata. Bisogna farla circolare ogni settimana o giorno. Si può fare? Lo chiedo a Ferrovie dello Stato. Provocatoriamente dico che va messa in funzione l’Avellino-San Nicola di Melfi perché si potrebbe fare un unico collegamento. Sarebbe una grossa opportunità. Non per fare gite fuori porta, ma per far restare le persone“.
Dall’imprenditore anche un appello alla Regione Campania. “Abbiamo bisogno di finanziamenti. Al Progetto pilota non è arrivato ancora nulla. Chiediamo come imprese progetti cantierabili, nei dettagli. Ci servono infrastrutture. E il sistema trasporti va ammodernato a partire dal parco veicoli“.
“Dobbiamo costruire con la ferrovia e ciò che deve accompagnarla, come ha detto De Mita, una migliore condizione di sviluppo di questa area interna – conferma il vicepresidente della Giunta Fulvio Bonavitacola – Sul tema industria o non industria, penso che si è sbagliato in passato a far atterrare qui imprenditori venuti da fuori. Il turista non è altro che una persona che per qualche giorno vuole staccarsi dalla vita frenetica e assorbire quanto c’è di buono qui. Il ripristino della seggiovia sul Laceno potrebbe consentire maggiori corse della Avellino-Rocchetta“.