Coltivazione di stupefacenti organizzata in un’abitazione rurale abbandonata, Comune di Caposele. I i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno scoperto l’attività dopo un’indagine e la perquisizione finale. Un locale del fabbricato era stato trasformato in un laboratorio per la coltivazione di marijuana. Con tutte le condizioni climatiche e di luce necessarie alla crescita di una trentina di piante: altezza variabile tra i 60 centimetri ed i due metri, collocati in appositi vasi.
Nello specifico, nella camera erano state disposte due serre telate con struttura in alluminio, dell’altezza di circa due metri, con sistema di depurazione dell’acqua, temporizzatore per l’energia elettrica, aereazione esterna, ventilazione ed illuminazione con particolari lampade irradianti una luce che stimola il ciclo vegetativo delle piante, frequentemente utilizzata per le coltivazioni di cannabis in ambienti chiusi.
Nel prosieguo dell’attività, sono state rinvenute, all’interno di un essiccatoio artigianale ricavato in un mobile, infiorescenze di cannabis essiccata nonché del fertilizzante, un bilancino di precisione ed altro materiale per la coltivazione ed il confezionamento della marijuana. Lo stupefacente, i materiali e l’immobile sono stati sottoposti a sequestro del quale ne è stata data comunicazione alla Procura della Repubblica di Avellino. Sono in corso indagini volte all’identificazione dei responsabili dell’illecita coltivazione: possibili sviluppi anche a breve.